Corrispondenza

Giuseppe Verdi a Giulio Ricordi, 14/03/1887

Data

Data
[Genova, 14 marzo 1887]

Luogo di destinazione

Luogo di destinazione
[Milano]

Tipologia

Lettera

Descrizione fisica

Un bifolio (cm. 18×22), tre facciate e mezza scritte, con busta affrancata (20 cent.).

Ubicazione presso il soggetto conservatore

Ubicazione
I-Mr
Collocazione
LLET001211

Indirizzo (busta)

Comm: Giulio Ricordi / Stabilimento Musicale / Milano

Timbri postali

GENOVA FERROVIA / 14 / 3-87 / 7S
MILANO / 15 / 3-87 / 5M
179

Trascrizione



                                                                                Lunedì
C. Giulio

     Discendendo jeri con Boito e Du Locle dallo scalone dell’Eden Hotel di Nervi, dissi “Ecco la scena del II Atto d’Otello!”
     L’atrio di quell’albergo è grandioso, e bellissimo. Ha tre grandi finestroni; al di là un giardino (ancor giovine) di là del giardino, il mare – Dumque per Otello: una scena corta quasi al sipario, e nella tela tanti finistroni divisi da colonette moresche, o veneziane et. et. Di là dai finestroni un grande parco con un gran piazzale ed uno stradone grande, ed altri di traverso più piccoli ... e piante piante e piante; il mare sì e nò a piacere. I finestroni a vetro fatti con tela mettalica molto trasparente, senza paura per le voci! Così si potrebbe fare l’azione voluta dal dramma, ed il pubblico capirebbe anzi sentirebbe che in quel momento succedono contemporaneamente due fatti, due azioni: Una festa per Desdemona: un complotto fra Jago ed Otello –
     La scena di Zuccarelli sarà anche bella, se volete, ma è ancora sbagliata. Ripiegate, e, ripeto per la millesima volta che, secondo me, non vi è altro da fare che una vetrata. I grandi palazzi di Venezia hanno ancora il salone di ricevimento tutto trasparente ... tutto a grandi finestre. Infine, per dir tutto in una parola, quella scena deve presentare al publico due locali ben marcati e distinti: — Un grande parco per la festa di Desdemona. Un salotto per Otello e Jago.
     L’ho già detto. Per Dio! è tanto facile! Ma prevedo i ma e i ...
     Di fretta Add
                                                                                                      G. Verdi

     Boito è partito —
 Il Ministro della Guerra m’ha scritto ... E sarà fatto, od è già fatto?

Note

Sulla prima facciata, in alto a sinistra, di mano recente, a matita: «19 marzo 1887 Ganova».
Sulla quarta facciata in basso e sul verso della busta in basso, di mano recente, a matita, segnatura precedente: «Verdi IX-920».
Sul verso della busta, timbro a secco "E. Della Casa Via Carlo Felice Genova».
Timbri a secco dell'Archivio Ricordi.
Il Ministro della Guerra citato da Verdi è Cesare Ricotti.

Posseduto Insv
Fotocopia (n. 094/23)

Bibliografia
Carteggio Verdi-Ricordi 1886-1888, a cura di G. Carrara Verdi, F. Cella, M. Conati, G. De Van, P. Petrobelli, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2010, pp. 173-174.

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