Corrispondenza
Giuseppe Verdi a Opprandino Arrivabene, 19/03/1846
Data
- Data
- Venezia, 19 marzo 1846
Tipologia
- Lettera
Descrizione fisica
- Un foglio, due facciate scritte.
Ubicazione presso il soggetto conservatore
- Ubicazione
- I-Mcv
Trascrizione
Venezia 19. Marzo 1846
Ho ricevuto due lettere alle quali non ho risposto subito perché, come saprai, una ostinata gastrica mi ha tenuto in letto per quasi due mesi. Ora sto meglio, ma mi rimetto con stento, e non so se potrò scrivere l'opera di Londra. I medici me lo proibiscono assolutamente, ma io nulla ho ancora deciso.
L'Attila ha avuto successo lietissimo alla prima sera, ed ha fatto fanatismo una seconda rappresentazione. Non vi fu pezzo senza applausi, e quindi chiamate senza numero. I miei amici vogliono che questa sia la migliore delle mie opere: il pubblico ne fa soggetto di questione: io ritengo che non sia inferiore a nessuna delle altre mie: il tempo lo deciderà. Tutti i cantanti hanno cantato col massimo impegno e tutti si sono distinti.
Mi spiace che Flento (F. Cerito?) non voglia sciogliermi. Cosa posso io fare per quel teatro in cui vi è una censura così rigorosa che non permette le cose incensurabili? E poi, non te lo nego, non posso scrivere volentieri a Napoli, e troverai ragionevole che io preferisca qualunque altra città, in cui, o meritatamente o immeritatamente, si ascolta con simpatia il mio nome.
Domani partirò per Milano ove mi fermerò per qualche Tempo. Addio conservami la tua amicizia vera
Tuo Aff.
G. Verdi
l'amico Maffei
aggiunge pure il suo saluto
Note
- Sul recto, in alto, di altra mano: «Nell'Album di Silvio Arrivabene / C. A.»
Già battuta presso Stargardt Marburg 1976, n. 765 del catalogo n. 609.
Posseduto Insv
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