Corrispondenza

Giuseppe Verdi a Emilia Morosini, 11/07/1844

Data

Data
Milano, 11 luglio 1844

Luogo di destinazione

Luogo di destinazione
Recoaro

Tipologia

Lettera

Descrizione fisica

Un foglio, due facciate e cinque righe scritte.
Sulla quarta facciata si trova l’indirizzo, con sigillo in ceralacca (sopra l’indirizzo: annotazione di mano di Giuseppina Morosini, cancellata e illeggibile)

Ubicazione presso il soggetto conservatore

Ubicazione
I-Ms
Collocazione
Casati CA 8085

Indirizzo (busta)

Alla Nobil Donna Emila Morosini / Recoaro

Timbri postali

MILANO / 13 LUG
RECOARO / LUG 15

Trascrizione


Gentima Siga ,

                                                                                           Milano 11 luglio 1844

     Di ritorno or ora da casa sua dove la Carolina, gentile più di quello che d’ordinario suole meco, mi leggeva alcuni brani d’una sua lettera che mi riguardavano, le scrivo immediatamente, e mi duole d’avere così tardi adempito ad un sacrosanto dovere d’amicizia – Ella comprenderà con quanto piacere abbia sentito sue notizie, e quanta invidia porti a Lei ed a quella amabilissima Perfida che l’avvicina che si deliziano di quei luoghi salutari, mentre io sono costretto intisichire qui rinchiuso in quattro pareti con una mano sui tasti coll’altra su un fogli[o] di carta, che si va imbrattando di note –
     Notizie di Milano non saprei dirne e poi Ella ne saprà finche vorrà – Toccagni lo vedo a pranzo e parla poco, mangia meno, e sospira molto per il suo (dice) gran da-fare –
     Favorirà dire al Conte Barbò che jeri ho ricevuto da Romani una delle tre parti di cui devrà comporsi il Flavio Gioja. Nella prima parte sola v’erano sei pezzi di musica. Questa mattina scriveva alla Nobile Società (presentando la poesia ricevuta) in questi termini:… Ora la strettezza del tempo, i miei impegni, e più di tutto la mia salute non mi permettono di fare un lavoro di tanta mole… e che di questa Cantata ne avrei potuto musicare una sola parte quale avrei scelto fra le ultime. Dica al Conte Barbò che sono dolentissimo di questa cosa ma io assolutamente non avrei potuto fare questo lavoro – So che [è] a Recoaro un mio amicissimo – Soldati di Venezia – Le dica di grazia tante e tante cose.
     A Lei ripeto la mia servitù ed amicizia. Mille cose alla Peppina a e col desiderio di presto qui vederla
                                                                                                    Aff. Am.
                                                                                                   G. Verdi

Note



Posseduto Insv
Fotocopia (n. 60/4).

Bibliografia
Carteggio Verdi-Morosini, a cura di Pietro Montorfani, apparati critici di Giuseppe Martini e Pietro Montorfani, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2013, pp. 50-51, n. 7

 

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Giuseppe Verdi a Emilia Morosini, 11/07/1844

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