Corrispondenza
Giuseppe Verdi a Emilia Morosini, 21/07/1842
Data
- Data
- Milano, 21 luglio 1842
Luogo di destinazione
- Luogo di destinazione
- ?
Tipologia
- Lettera
Descrizione fisica
- Un foglio, due facciate scritte.
Ubicazione presso il soggetto conservatore
- Ubicazione
- I-Ms
- Collocazione
- Casati CA 8084/b, c
Trascrizione
Genta Siga Emilia
Milano 21 Luglio 1842
Io sono forse l’ultimo a scriverle, ma non per questo il meno affezionatole.
Colpa delle mie, benché poche, occupazioni, e della mia stessa pigrizia –
Sento che Ella si diverte assai, e che le distrazioni, e le acque le giovano
moltissimo. Io ne godo all’anima. Cacci al diavolo tutti i pensieri domestici e
starà ancor meglio – Di me ben poco posso dirle: che non sto né ben né male,
che non ho ancora incominciato a scrivere l’opera nuova per mancanza di
poesia, e che sono spiacentissimo per la riproduzione del Nabucco — Cosa fà
l’amabile Peppina? e la mia cara Bigettina? Un baccio a questa, e un niente a
quella. Con Peppina ho dei gran conti da aggiustare. La non mi scapperà –
Crudelissima! mentre Ella a cavallo agli asini spazia col pensiero nel terzo
cielo non si rammenta forse mai dei miseri mortali che sono alla disperazione
per Lei. A proposito: or ora ho incontrato L’Alleato n° 1.: eravamo faccia a
faccia, e, non c’è stato verso, non mi ha voluto propriamente salutare. Per Dio
questa è veramente d’un genere nuovo —
Mille saluti a… (lo dico o non lo dico?) Peppina, a Bigettina, ed al suo
compagno di viaggio. A Lei poi auguro un mar di salute, e si ricordi che io sono
tutto tenerezza. Muojo di tenerezza.
Con tutta stima mi protesto
Um.° Ser. ed Am.
G. Verdi
Note
- –
Posseduto Insv
Fotocopia (n. 60/2)
Bibliografia
Carteggio Verdi-Morosini, a cura di Pietro Montorfani, apparati critici di Giuseppe Martini e Pietro Montorfani, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2013, p. 43, n. 1
detail.media


Giuseppe Verdi a Emilia Morosini, 21/07/1842
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