Corrispondenza
Giuseppe Verdi a Arrigo Boito, 18/08/1889
Data
- Data
- Sant'Agata, 18 agosto 1889
Luogo di destinazione
- Luogo di destinazione
- Ivrea
Tipologia
- Lettera
Descrizione fisica
- Un bifolio, quattro facciate scritte, con busta affrancata (20 cent.). Segnature a matita su ogni facciata e sulla busta. Timbri dell'Istituto nazionale di studi verdiani.
Ubicazione presso il soggetto conservatore
- Ubicazione
- I-PAi
- Collocazione
- DA II/26
Indirizzo (busta)
- Arrigo Boito / Ivrea / per S° Giuseppe
Timbri postali
- BUSSETO / 18 / AGO / 1889
BORGO S. DONNINO / 19 / AGO / 89
PIACENZA / 19 / 8 -89 / 10M
FIRENZE-TORINO / 19 / AGO /89 / [...]
IVREA / 20 / 8-89 / 8M / (TORINO)
554
Trascrizione
St Agata218 Agost
1889
C. Boito
Ajutatemi a fare una buona azione. – Voi sapete che è vacante il posto di Direttore del Conservatorio di Parma. Ho pensato a Faccio. Avrebbe di stipendio L. 6000, oltre L. 1000 per alloggio (a Parma spenderebbe la metà per un alloggio conveniente). Più il Municipio sarebbe disposto a votare 4000 Lire pel Capo d'orchestra degli spettacoli al Teatro. E se anche al Municipio non convenisse per qualche stagione dare spettacolo, la paga decorrerebbe egualmente. Il Conservatorio essendo ora governativo avrebbe diritto a pensione, e sarebbero calcolati anche gli anni di servizio prestati al Conservatorio di Milano = Io scrissi a Faccio che ne' suoi panni avrei accettato prima di finire di leggere la mia lettera: che le proposizioni che gli possono fare altrove sono precarie: che la stessa sua posizione alla Scala è precaria et et...
Supponete che negli sconvolgimenti Musicali che vanno a succedere diventasse Impresario alla Scala un Piontelli qualumque; si avrebbe a Direttore d'Orchestra un Cimino. Più Faccio dovrebbe capire che l'aria che ora spira per Lui a Milano, non è più così pura come quella di dieci anni fà! Una disgrazia per Lui sono pure i Maestri Cantori. Se vanno bene gliene daranno pochissimo merito: se vanno male la colpa sarà sua. Faccio confiderà in Giulio, e stà bene; ma Giulio ha i suoi interessi, e deve render conto del suo operato agli azionisti che potrebbero avere interessi contrari a quelli di Faccio. - Egli vuole abboccarsi meco! Ma io non più nulla a dirgli. – Esita secondo il solito, e secondo il solito farà una corbelleria!. –
Voi il più antico ed il più caro de' suoi amici scrivetegli se siete della mia opinione, di accettare: e se non volete scrivere a Lui, scrivete a me un po' forte, ed io gli mostrerò la lettera, e chi sa!!... Amen amen. –
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Voi lavorate spero? Il più strano si è che lavoro anch'io!... Mi diverto a fare delle fughe!... Si signore: una fuga... ed una fuga buffa... che potrebbe star bene in Falstaff!... Ma come una fuga buffa? perché buffa? direte Voi?...
Non so come, né perché_ ma è una fuga buffa!
Come sia nata l'idea ve lo dirò in altra lettera! –
Intanto saluti e Addio di cuore
Af
G. Verdi
Note
- –
Posseduto Insv
Originale
Bibliografia
Carteggio Verdi-Boito, a cura di Marcello Conati, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2015, n. 120, p. 208-209
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Giuseppe Verdi a Arrigo Boito, 18/08/1889
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