Corrispondenza
Arrigo Boito a Giuseppe Verdi, 21/12/1886
Data
- Data
- [Milano, 21 dicembre 1886]
Luogo di destinazione
- Luogo di destinazione
- Genova
Tipologia
- Lettera
Ubicazione presso il soggetto conservatore
- Ubicazione
- I-PAas
Indirizzo (busta)
- Giuseppe Verdi / Palazzo Doria / Genova
Timbri postali
- MILANO FERROVIA / 21 / 12-86 / 3S
GENOVA / 22 / [...] / [...]
Trascrizione
Caro Maestro mio
Il Moro non verrà più a battere alla porta di Palazzo Doria ma Lei andrà a trovare il Moro alla Scala.
Otello è. Il gran sogno s'è fatto realtà. Che peccato! Pure malgrado la tristezza che segue l'opera compiuta vorrei che si facesse presto realtà anche la traduzione francese. Si lavora molto e, se non m'inganno, bene. Fra una settimana sarà terminato il terzetto. Probabilmente allora partirò per Nervi dove mi abboccherò col du Locle e vedrò quello che avrà fatto lui e lui quello che ho fatto io.
Se du Locle lavora bene per la metà di Febbrajo o al più tardi per la fine di quel mese la traduzione potrà essere terminata. Intanto Ricordi potrà far incidere il quart'atto e poi prestissimo il terzo che è già, come ho detto, bene avanti e il primo del du Locle. Il secondo arriverà per ultimo.
Non sono andato a vedere l'Emanuel, è un mediocrissimo attore, freddo, monotono, antipatico. Se dall'ovo d'una gallina non può nascere un aquila, dalla testa dell'Emanuel non può venir fuori nessuna specie d'interpretazione dell'Otello. Rossi e Salvini ecco i due giganti! da quelli Tamagno avrebbe potuto imparare qualche cosa ma dall'Emanuel non può aver imparato nulla di nulla e non avrei voluto ch'egli assistesse a quella rappresentazione. Gli altri attori so che furono, anche peggiori dell Emanuel!
Oramai l'Otello di Schakespeare possiede il suo commento e questo lo ha fatto Lei, e basta, e non c'è bisogno di andare a mendicare gli effetti dagli altri. Fu tale la fretta colla quale le scrissi l'ultima mia lettera che mi sono accorto poi, quando era già caduta nella buca della Posta, che m'ero scordato di appiccicare il franco bollo. Temevo che Lei non la ricevesse. Il budget dello Stato ci avrà guadagnato dieci centesimi di multa. Saluti cordiali a Lei e alla Signora Peppina
suo affmo
A. Boito
Note
- –
Posseduto Insv
Fotocopia (n. 116/41)
Bibliografia
Carteggio Verdi-Boito, a cura di Marcello Conati, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2015, n. 99, p. 163
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Arrigo Boito a Giuseppe Verdi, 21/12/1886
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