Corrispondenza
Giuseppe Verdi a Arrigo Boito, 15/02/1881
Data
- Data
- Genova, 15 febbraio 1881
Luogo di destinazione
- Luogo di destinazione
- [Milano]
Tipologia
- Lettera
Descrizione fisica
- Un bifolii, due facciate e mezza scritte. Sulla quarta facciata, a penna, di altra mano: «15 Febb. 1881». Timbri dell'Istituto nazionale di studi verdiani.
Ubicazione presso il soggetto conservatore
- Ubicazione
- I-PAi
- Collocazione
- DA I/18
Trascrizione
Genova 15 Feb
1881
Car Boito
Non abbiamo ancor finito! Il bello bellissimo Finale ch’Egli m’ha fatto, ha pregiudicato un po’ la scena dell’ultimo Atto tra Fieschi e il Doge. Nel vecchio libretto, dopo il Prologo non s’erano più incontrati. Erano passati 25 anni perché Boccanegra fù eletto Doge nel 1339, ed è morto nel 1364. – Ora il Doge conosce troppo Fieschi, e questi non può più apparirgli come un Fantasima. Parmi però non sia difficile aggiustare tutto evitando
1.° di dire “accanto ad esso combatte Fiesco
2.do Fieschi dovrebbe star nascosto più che può sotto le spoglie d’Andrea e
non dire Ei la Grimaldi aveva rapita né avventarsi contro il Doge et
3. Nella scena 8.a del second’Atto sarebbe bene evitare i Due ribelli, e dire
I traditor in generale.
4. Nella Scena nuova dell’ultimo atto non direi Libero il Doge ti proclama;
ma... Il Doge perdona a tutti Tu sei libero!.
Ed altre ed altre piccole cose! – Ci pensi un po’ ed Ella troverà qualche cosa di meglio. Mi scriva subito. Nel caso saremo sempre a tempo di par larne a voce
Mi creda
suo af.
G.Verdi
Note
- –
Posseduto Insv
Originale
Bibliografia
Carteggio Verdi-Boito, a cura di Marcello Conati, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2015, n. 33, pp. 53
detail.media




Giuseppe Verdi a Arrigo Boito, 15/02/1881
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