Corrispondenza
Giuseppe Verdi a Arrigo Boito, 02/02/1881
Data
- Data
- [Genova], 2 febbraio 1881
Luogo di destinazione
- Luogo di destinazione
- [Milano]
Tipologia
- Lettera
Descrizione fisica
- Un bifolio, due facciate scritte. Sulla quarta facciata, a penna, di altra mano: «2 Febb. 81». Segnature a matita sulle facciate. Timbri dell'Istituto nazionale di studi verdiani.
Ubicazione presso il soggetto conservatore
- Ubicazione
- I-PAi
- Collocazione
- DA I/15
Trascrizione
2 Feb 81
Car Boito
E prima di tutto le mie sincere congratulazioni per l’esito del Mefistofele a Padova
Otto versi son troppi per Amelia. Il pezzo non è altro che un Gran Solo del Doge coll’aggiunta delle altre parti infine. Amelia sola ha una piccola frase. Per me vanno benissimo i primi quattro, ma Ella forse vorrà cambiare il secondo per la rima.
Andrà bene il verso del racconto.
Ed ora veniamo all’ultimo Atto. – Il primo Coro di quest’Atto non ha più ragione d’essere, ed io, a sipario calato, ripeterei all’orchestra la musica della rivolta colla quale si chiude l’atto precedente, colle grida interne = Vittoria Vittoria!! Alzato il sipario il Doge comincierebbe
Brando guerrier et et.
La scena che segue tra Pietro, Paolo, e Paolo Fieschi resta? –
Se avessimo finito! Lo saluto di cuore
Suo
G.Verdi
Note
- –
Posseduto Insv
Originale
Bibliografia
Carteggio Verdi-Boito, a cura di Marcello Conati, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2015, n. 27, pp. 45-46
detail.media




Giuseppe Verdi a Arrigo Boito, 02/02/1881
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