Corrispondenza
Giuseppe Verdi a Arrigo Boito, 09/01/1881
Data
- Data
- Genova, 9 gennaio 1881
Luogo di destinazione
- Luogo di destinazione
- [Milano]
Tipologia
- Lettera
Descrizione fisica
- Un bifolio, una facciata e tre quarti scritte. Sulla quarta, a penna, di altra mano: «9 Genn. 81». Numeri di inventariazione a matita sulle facciate. Timbri dell'Istituto nazionale di studi verdiani.
Ubicazione presso il soggetto conservatore
- Ubicazione
- I-PAi
- Collocazione
- DA I/9
Trascrizione
Genova 9 del 1881
Car Boito
Continuo la lettera dell’altro giorno...
Non so se le dissi di non farmi dei versi troppo lunghi nel Duettino tra Gab: e Fiesco.
Nella scena VI in vece delle Trombe che annunciano il Doge preferirei un Coro lontano di Cacciatori. Che ne dice?
Col nuovo Finale sono inutili i due primi versi del Doge “Il nuovo dì f... et Aggiusti l’altro che vien dopo e lasciamo tal quale il Duetto tra Padre e figlia. Solo alla fine amerei che Amelia invece dei quattro versi
Non di regale orgoglio
L’effimero splendor
Mi cingerà d’aureola
Il raggio dell’amor
dicesse in altro quattro versi eguali “Vivrò nel mistero perché tu non sia bersaglio all’odio dei nemici”
In questo modo darei maggior sviluppo alla cosìdetta Cabaletta, e non la ripeterei
Più la pregherei di cambiarmi il verso o i versi del Padre per evitare la parola aureola. Io non sono difficile per le parole ma in un Cantabile quel l’au... eo... danno un suono nasale, gutturale antipatico.
Ben poco, anzi quasi nulla, vi sarà a fare negli altri Atti.
Io mi sono messo al lavoro seriamente. – Procuri di mandarmi al più presto quanto le domandai jeri, e le domando oggi
Di fretta
suo
G. Verdi
Note
- –
Posseduto Insv
Originale
Bibliografia
Carteggio Verdi-Boito, a cura di Marcello Conati, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2015, n. 16, pp. 31-32
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Giuseppe Verdi a Arrigo Boito, 09/01/1881
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