Quando meno se l’aspetterà io e Toccagni colla prestezza del fulmine verremo a Casbeno. Già Ella conosce l’indescrivibile prontezza ed attività nostre, specialmente quella di Toccagni. Per noi un viaggio, e sia pur lungo e disastroso, è cosa da nulla: Per noi non vi sono inciampi! Caschi il mondo; ma quando una cosa è detta è fatta! Che vuole! Iddio ci ha fatto così!...
Nulla ci è quà di nuovo, o per dir meglio io non sò nulla. Alle volte si se ne sentono di troppo, alle volte si sente molto niente, ed io finisco a restare questo stordito che, grazie al Cielo, sono. Ho sentito con grande piacere le buone notizie della Carolina. Assicuri, e tranquillizzi la Peppina sul mio debito, e mi saluti tanto tanto la sua famiglia e Fava. Le stringo di gran cuore le mani e mi dico
Aff.mo Amo
G. Verdi
Note
Posseduto Insv
Fotocopia (n. 60/10).
Bibliografia Carteggio Verdi-Morosini, a cura di Pietro Montorfani, apparati critici di Giuseppe Martini e Pietro Montorfani, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2013, p. 62, n. 16