Sono sorpreso e più
ancora addolorato nel sentire notizie non tanto buone della vostra salute.
Io non ho più ricevuto lettere da voi dopo quella dei primi di Settembre: in cui mi dicevate che non sareste venuto a S.t Agata! I ritardi e le perdite di lettere sono abbastanza frequenti (è una vergogna per le nostre poste) e se m'avete scritto dopo, la lettera è andata perduta.
Io spero e desidero che, dopo un tempo abbastanza lungo, il male abbia preso una buona piega, e possiate scrivermi "STO BENE". Sarà una vera consolazione per me e per Peppina, che vi dice le cose più affettuose. Intanto abbiate pazienza, coraggio, e buon umore (il buon umore è una gran medicina) e tutto il male se ne andrà al più presto.
Non affaticatevi a scrivermi a lungo; ma sarò contento, se mi manderete anche una parola sola.
Coraggio dunque e tutti gli augurii immaginabili.
P.S. Non datevi nissuna pena per le carte che vi ho spedite... aspetteranno!