All'Ill. M.° / Ca.r Giuseppe Verdi / Senatore del Regno /Busseto
Trascrizione
È tempo che mi faccia vivo? Come vi dissi, da
S. Agata andai direttamente a Firenze e di là due
giorni dopo a Roma, preoccupato sempre dal pensare
come risolvermi a fronte dello stratagemma della
Sra Peppina (e vostro) la quale al momento di salire
in legno mi offrì il suo ritratto a condizione di non
vederlo che in via ed il ritratto era poi il vostro con
un cenno affettuoso all'amicizia nostra e con esso due
biglietti da L. 1000!! E tutto ciò, penso, perché a
Montecatini la Peppina mi accennò alla intenzione
del Maestro di far qualche cosa di simile in vista
di alcuna cosa in cui avevo potuto rendergli servizio
ed io le dichiarai recisamente che non avrei
mai accettato nulla. Ma il Maestro e Voi d'accordo
avete applicato il toscano= Cosa fatta capo ha, ed
avete fatto, e per quanto io abbia studiato in questi
giorni di ricondurre la cosa allo stato di trattativa, ed
uscirne come era mio proposito, ho dovuto convincermi
che mi vi sarei adoperato senza effetto. Dunque
resta, mio caro Verdi, che io vi ringrazi di cuore:
e tenete a mente che la vostra cortesia eccede di
gran lunga il poco in cui io abbia potuto rendervi
servizio, onde voi rimanete sempre mio creditore
e spero mi darete occasione di sdebitarmi. Salutatemi
caramente la vostra complice, alla quale auguro
ben di cuore perfetta guarigione, ed abbiatemi
sempre il vostro Aff. e obb.
G. Piroli