Corrispondenza
Giuseppe Verdi a Giuseppe Piroli, 12/02/1885
Data topica
- Data topica
- Genova
Data
- Data
- Genova 12 Feb. 1885
Luogo di destinazione
- Luogo di destinazione
- Roma
Tipologia
- lettera
Ubicazione presso il soggetto conservatore
- Ubicazione
- I-Rli
- Collocazione
- AL 93/279
Trascrizione
- Mio caro carissimo Piroli non v’è nulla da riparare, né da scusare. Troppo immerso nel dolore si capisce come Voi non abbiate pensato a scriverci; ma dovete sapere che tanto io che Peppina vi siamo sinceramente amici, e non possiamo offenderci per così poco.
Sento col massimo piacere che la vostra salute siasi rinfrancata, e non sentiate il peso dei vostri 70. Io, men fortunato di Voi sento i miei quasi 72! Ma si tira là... La Peppina è sempre un poco incomodata sì di stomaco e di gamba, ma anch’Ella tira là.
Per la spedizione d’Affrica ho avuto anch’io il mio momento d’entusiasmo, ma quasi subito mi son calmato, ed ora quel pensiero mi preocupa e mi rattrista. Se avessimo alla testa delle cose nostre un’uomo a viste larghe, e lunghe, sarei tranquillo; ma in questi ultimi tempi abbiamo subito tante umiliazioni all’estero che non solo temo, ma tremo!! Poi abbiamo a fare coll’Inghilterra!... Gran Nazione! è vero... ma alla larga.
Difficilmente potrei venire ora a Roma anche se lo volessi. Andrò in vece a giorni a St Agata per far riprendere i lavori sospesi causa il gelo.
Addio mio caro Piroli. Conservatevi sempre in salute, ed abbiatevi i saluti sinceri ed affettuosi miei e di Peppina
Vostro
G. Verdi
detail.media



Giuseppe Verdi a Giuseppe Piroli, 12/02/1885
1 / 3