Torno in questo momento
da S.t Agata e trovo giacente sul mio scrittoio una vostra lettera. Peppina ed io siamo rimasti senza parole all'annunzio della desolante notizia! ed ambedue vorremmo trovarne che potessero consolare. Ma per questi dolori le parole non valgono.
Circondate di cure il povero Piccino, che vi darà consolazione e coraggio!
Peppina ed io colle più vive condoglianze estensibili a vostro figlio, vi stringiamo le mani con quell'affetto che conoscete.