Oh questa volta arrivo in tempo, e sono il primo ad augurarvi ogni bene pel vostro e pel nostro S. Giuseppe; e speriamo che Voi, la Peppina ed io possiamo dire lo stesso per molti anni ancora.
Quì nulla di nuovo.
Guardo con terrore le cose di Parigi, ed ho paura per noi! È un momento triste assai!
Noi quì viviamo la solita vita delle ostriche, sperando che la stagione si rimetta al bello per ritornare fra un mese a S.t Agata.
Addio, mio Piroli. Coi saluti di Peppina vi stringo le mani affettuosamente.