Corrispondenza

Giuseppe Verdi a Giuseppe Piroli, 21/01/1883

Data topica

Data topica
Genova

Data

Data
Genova, 21 gennaio 1883.

Tipologia

lettera

Ubicazione presso il soggetto conservatore

Ubicazione
I-Rli

Trascrizione

Voi sapete che il Ministro Baccelli ha istituito una Commissione per l'arte musicale e drammatica, di cui io dovrei far parte. So che voi conoscete personalmente il Ministro e vi pregherei di prevenirlo che domani risponderò alla sua lettera; e non s'abbia a male se io declino questo onore. A voi posso ben dire quello che non posso dire a Lui officialmente: e per parte mia non credo si possa più rimediare al male che il Ministro stesso deplora. Il Germanismo c'invade. I nostri maestri stessi seguono la corrente; non credono più all'Arte Italiana, e non sanno più scrivere italianamente. Così il nostro teatro muore; e muore anche perché il teatro non è possibile senza dote. A questo il Governo potrebbe rimediare, volendo; al resto no. Rimedio solo forse sarebbe di istituire i Conservatorii musicali come erano anticamente in Napoli, fino al principio di questo secolo. Ma Dio liberi! Guai a colui che ne facesse la proposta! In questi tempi! Col nostro progresso! Misericordia!!! E sapete voi com'erano istituiti quei Conservatorj? 1. Non a Liceo; ma a Convitto. 2. Profondi erano gli studj della grammatica e lingua musicale: poca l'erudizione di musica nostrana: nissuna di musica forestiera. 3. Coltura letteraria, sopratutto d'istoria, imparando così a conoscer l'uomo, e le sue passioni.- Infine, in tutto un'istruzione pratica, soda, seria, senza esagerazioni, senza permettere all'immaginazione dei giovani di crearsi degli idoli da imitare più tardi. Queste cose mi raccontava il mio Maestro [Vincenzo Lavigna] che era un'allievo della grande Scuola, di Fenaroli. Finiti gli studj, l'alunno, sicuro di se, si slanciava nel mondo, e se era un eletto, creava e portava le meraviglie dell'arte nostra nelle Corti e nei paesi stranieri. Scusate se vi faccio perder tempo, e coi saluti di Peppina vi stringo affettuosamente le mani.

Note

Minuta nei Copialettere, p. 320, nota.

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Giuseppe Verdi a Giuseppe Piroli, 21/01/1883

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