Corrispondenza

Giuseppe Verdi a Giuseppe Piroli, 20/12/1882

Data topica

Data topica
Sant'Agata (Villanova sull'Arda)

Data

Data
S.t Agata, 20 dicembre 1882.

Tipologia

lettera

Ubicazione presso il soggetto conservatore

Ubicazione
I-Rli

Trascrizione

Vi ringrazio tanto tanto delle premure che vi date per il Delfanti. Vorrei che riescisse perché credo lo abbiano accusato a torto. In ogni modo ancora mille grazie. Ma non ho finito colle seccature!! Più tardi ve ne darò un'altra; ma ora ho un po' di rimorso e vi lascio respirare. Io sono quì per vedere i miei lavori, ma domani ritornerò a Genova. I Carrara stanno benissimo. Per l'ospedale ecco come sono le cose. Vi è qualche cosa di vero in quello che han detto i giornali, e molto di falso. 1° Busseto ha un ospedale. 2° Non è vero che io ne faccia da due anni costruire uno. Ho fatto fabbricare in questi ultimi anni diverse case coloniche, ed han voluto credere che una di queste fosse un ospedale! Quello che vi è di vero si è che i poveri ammalati di questo comunello non hanno altro ospedale che quello di Piacenza, città distante 34 o 36 chilometri: e questi poveretti la maggior parte, muoiono per istrada. Un giorno, parlando col Sindaco di queste miserie, dissi che avrei pensato io a costruire qualche locale, un ricovero, qualche cosa infine per essere utile a questi infelici; non già fabbricando un ospedale nelle proporzioni descritte dai giornali; 1° perché sarebbe inutile per una piccola popolazione di 5 o 6 mila anime; 2° perché proprio proprio io non potrei farlo. Pregai ancora il Sindaco di trovarmi un piccolo fondo in sito adatto che l'avrei comprato. Il sito era bell'e trovato, ma dai documenti l'acquisto non pareva sicuro e vi si è rinunciato. Pare però che la famiglia stessa del Sindaco cederà un pezzo di terra di 16 o 20 pertiche di un suo fondo e così io potrò fare qualche piccola cosa per questi poveretti. Ecco tutto. Fu la Perseveranza la prima a parlarne dietro una corrispondenza di Piacenza. Addio, mio caro Piroli. Se dite la verità ci vedremo presto. Chi sa: speriamo. Intanto mille auguri per l'avvenire. Una stretta di mano dal vostro.

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Giuseppe Verdi a Giuseppe Piroli, 20/12/1882

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