Corrispondenza

Giuseppe Verdi a Giuseppe Piroli, 03/12/1882

Data topica

Data topica
Genova

Data

Data
Genova, 3 dicembre 1882.

Tipologia

lettera

Ubicazione presso il soggetto conservatore

Ubicazione
I-Rli

Trascrizione

Non v'ho più scritto sull'affare dell'Arciprete Delfanti perché io Volevo altre informazioni. Egli stesso si è procurato certificati dal Vescovo di Borgo, dal pretore e dal Sindaco di Busseto. Più il Canonico Avanzi accompagna questi certificati con una lettera a me diretta alla quale credo. Voi conoscete l'Avanzi e sapete, che oltre essere dottissimo è liberale quantunque prete, ed onestissimo. Dunque se potete ottenere a questo Delfanti il posto ch'Egli desidera, voi non avrete a pentirvene ed io sarò grato al Ministro, ed a voi. Ho lasciato S.t Agata da 8 o 10 giorni, e da tre o quattro abbiamo quì un freddo da Siberia! Quasi quasi torno in campagna. Io lavoro ma lavoro in cosa pressoché inutile. Riduco in quattro atti il Don Carlos per Vienna. In questa città, voi sapete, che alle dieci di sera i portinai chiudono la porta principale delle case, e tutti a quell'ora mangiano e bevono Birra e Gâteaux. Per conseguenza il Teatro ossia lo spettacolo dev'essere allora finito. Le opere troppo lunghe si amputano ferocemente, come in un Teatro qualunque d'Italia. Dal momento che mi si dovevano tagliar le gambe, ho preferito affilare ed adoperare io stesso il coltello. Quando ci vedremo? Mah! Intanto conservatevi sano, e state allegro. Peppina vi saluta ed io vi stringo la mano.

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Giuseppe Verdi a Giuseppe Piroli, 03/12/1882

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