Corrispondenza | Collezione / Raccolta
Corrispondenza Verdi | Collezione / Raccolta
Piroli, Giuseppe | 1859 to 1890 | Serie
Giuseppe Verdi a Giuseppe Piroli, 10/02/1880 | Genova 10 Feb. 1880 | lettera
Corrispondenza

Giuseppe Verdi a Giuseppe Piroli, 10/02/1880

Data topica

Data topica
Genova

Data

Data
Genova 10 Feb. 1880

Tipologia

lettera

Ubicazione presso il soggetto conservatore

Ubicazione
I-Rli

Trascrizione

Partirò Giovedì con Peppina per Parigi. Ahimè! Ahimè! Vado a mettere in scena Aida all'Opera!!! È cosa che non desideravo, che ho negata sempre, ma le circostanze m'hanno costretto a rinunciare a' miei proponimenti. Mi si è detto e scritto, e fatto scrivere che poteva parere in me antipatia d'Italiano a Francese!!! Figuratevi se io ho, ed ho mai avuto di queste rane per la testa!! Vado ... vado. Se vedete Sella, e s'Egli si ricorda ancora d'un suo vicino di scanno al Parlamento, prima di tutto ossequiatelo per me con tutto il rispetto ed affetto, poi domandategli, se Egli che mi consigliò tre anni fa di andare a Cologne mi consiglierebbe ora d'andare a Parigi? ... In quell'epoca, o presso a poco, fui più volte a Parigi, poi a Londra. a Vienna, a Cologne etc... e dappertutto dappertutto in aIto in basso si sentiva parlar tanto bene di noi ... Ora chi sa mai cosa sentirò? ... E voi cosa dite di questo viaggio? ... Oh voi direte che faccio benissimo: ma voi non sapete le noje, les tracasseries che avrò a sopportare, ... e in fondo a tutto questo, forse un fiasco. Fui per due o tre giorni a S.t Agata e trovai là il Diploma della Società Musicale Romana. Ho risposto oggi alla Società, anche per quello che riguarda le feste di Palestrina. In seguito a questa risposta fatemi il pia. cere di dire particolarmente al Principe Borghese che io mi ricordo di avergli detto a Milano che per onorare Palestrina la miglior cosa era di eseguire musica di Palestrina. Aggiungete poi che io non ho mai fatto, e che detesto di fare pezzi d'occasione. Ora anche volendo, non lo potrei stante l'affare di Parigi, da cui non ho potuto esimermi, e d'un altro impegno che ho per Milano. Si tratta di fare costì in quaresima avanzata un concerto di Beneficenza, e sarebbe mia intenzione, con una parte del prodotto, formare un fondo per istituire una Società Corale pel popolo. Per questo ho promesso di far eseguire un Pater ed un Ave che ho composti da qualche tempo su versi di Dante; quelli che trovansi nella sua Professione di Fede. Ecco tutto. La nota persona è a Milano. Non si lascia vedere da nessuno, ma la cosa è certa perché si fa mandare a Milano le lettere ferme in posta, e perché ha scritto al Dott. Carrara che cerca d'occuparsi. Ho finito! Se valgo per qualche cosa a Parigi, disponete. Scrivetemi a l'Hôtel de Bade, Boulevards des Italiens - Paris. La Peppina vi dice mille cose ed io vi stringo le mani e mi dico sempre vostro.

detail.media

Giuseppe Verdi a Giuseppe Piroli, 10/02/1880

detail.relazioni

detail.appartiene