Sono mortificato per non aver risposto finora alla vostra lettera. Stavo per partire da Genova, quindi avevo a fare conti, lacerare carte, aggiustarne altre, fare valigie etc. etc. Ora sono nello stesso caso quì, perché Sabato partirò con Peppina per Milano, e Domenica o Lunedì andremo a Parigi. Mi è stato impossibile fare una corsa, come avrei dovuto. Ne sono dolente, ma non ho mai avuto 24 ore di quiete ed ora non posso tardare nemmeno d'un giorno la mia andata a Parigi. Vi ripeto ancora che ne sono mortificato e dolente, ma assolutamente non ho avuto tempo.
Vi ringrazio tanto per le premure intorno all'affare di Ghezzi. Povero Ghezzi: è vecchio ed è tanto povero dopo d'aver servito in un negozio dove tutti gli altri hanno fatto fortuna!! Ve lo raccomando ancora. –
Scrivetemi a Parigi ove io sarò al più tardi il mattino del 14. Addio a rivederci, ma quando? Noi saremo di ritorno in giugno, ma voi non verrete quì che in settembre.
Addio. Vogliatemi sempre bene e scusate di tutto. La Peppina, affaccendata a fare bauli vi saluta tanto tanto... ancora addio.
aff.
G. Verdi