Corrispondenza

Giuseppe Verdi a Giuseppe Piroli, 12/03/1878

Data topica

Data topica
Sant'Agata (Villanova sull'Arda)

Data

Data
St Agata 12 Marzo 1878

Tipologia

lettera

Ubicazione presso il soggetto conservatore

Ubicazione
I-Rli

Trascrizione

Come vi dissi, la miseria è molta; è cosa grave e può diventare gravissima, compromettendo anche la sicurezza pubblica. Si tratta di fame!!! Nelle grandi città anche nelle più ricche come Genova, Milano etc. etc. il commercio è diminuito d'assai; i fallimenti frequentissimi, e quindi mancanza di lavoro. Nelle piccole nostre città come Parma, Piacenza. Cremona, il proprietario non ha denari, e se ne ha qualche poco lo tiene ben stretto in tasca perché ha paura dell'avvenire; e così troppo aggravato di contribuzioni fa i lavori i più grossi, ed i più strettamente necessari, non dà lavoro ai giornalieri, il fondo peggiora, ed intanto la ricchezza pubblica decresce. Se voi vedeste, mio caro Piroli, da noi quanti poveri, e fra questi quanti giovani robusti, che domandano lavoro, e non trovandolo domandano la carità di un tozzo di pane! E ciò dovrebbe pure essere noto al Governo, perché per non citarvi che i dintorni, a Zibello, a Soragna, Busseto etc. etc. i Prefetti hanno mandato rinforzi di Carabinieri a cavallo, di Bersaglieri etc. per prevenire qualche dimostrazione. Così la povera gente dice "Noi domandiamo lavoro e pane. Essi ci mandano soldati e manette". Così è. Io non vi parlerò di industria, di alto commercio, ma essendo contadino, vi parlerò soltanto d'agricoltura. È certo che la terra da noi non produce quello che dovrebbe: ed è certo che al proprietario mancano i mezzi per farla produrre. Questo è chiaro come il sole... Ed intanto il Governo sopprime il Ministero d'Agricoltura!! Quante chiacchiere, e pur troppo inutili. Addio, mio caro Piroli. La Peppina vi saluta, ed io vi stringo le mani ben forte.

detail.media

Giuseppe Verdi a Giuseppe Piroli, 12/03/1878

detail.relazioni

detail.appartiene