Corrispondenza
Giuseppe Verdi a Giuseppe Piroli, 29/01/1878
Data topica
- Data topica
- Genova
Data
- Data
- Genova 29 del 1878
Tipologia
- lettera
Ubicazione presso il soggetto conservatore
- Ubicazione
- I-Rli
Trascrizione
- Godo che per l'affare del (Conservatorio si sieno diretti a Voi confidenzialmente piuttosto che in altro modo, perché così ci si spiega meglio, e s'arriva più facilmente ad intendersi. Voi sapete, come dissi altra volta a Correnti. che io non so far altro, né posso far altro che scrivere di tratto in tratto qualche nota. Niente altro. Io sono nato e mi conservo ancora un contadino che ha bisogno d'aria. e d'una completa libertà in tutto e per tutto. La Direzione d'un Conservatorio mi ebetizzerebbe. Io non potrei nemmeno far parte di una (Commissione, che non servirebbe a nulla, come non servì a nulla quella di Firenze. Io non saprei su chi fissarmi, né a chi dare il mio voto. A taluni manca il sapere, ad altri il carattere, e l'energia per far camminare e tenere in freno quelle testine, non degli alunni ma dei maestri, che generalmente sanno ben poco, e credono saperne tanto. Sapete cosa farei io'! Farei pratiche (a dir vero un po' difficili) presso Costa, il famoso Direttore d'orchestra a Londra. È uomo che sa, e d'un carattere di ferro. Quello che ci vorrebbe. Di più è napoletano, e. chi sa, forse potrebbe non essergli discaro tornare in patria. Leverei Rossi da Napoli ove non è amato, e lo ridonerei a Milano, ove, credo, era altra volta assai ben visto. Intanto lascerei la Direzione provvisoria a Ronchetti che sa molto la musica ed è istruito. Uomo onestissimo. ma di carattere troppo dolce per quel posto. Nonostante tutto ben pensato potrebbe forse essere il migliore. Intanto io continuerei nel provvisorio e ... da cosa nasce cosa. Ho detto quello che mi pare. Non date però molta importanza a queste parole. Ripeto ancora, tutto questo resti confidenziale ed in famiglia. Ho voluto rispondervi subito, e non ho tempo a dirvi altro. Sappiate solo che la Peppina sta molto meglio, anzi si può dire guarita. Vi saluta mille volte, ed io vi stringo affettuosamente le due mani.
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Giuseppe Verdi a Giuseppe Piroli, 29/01/1878
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