Corrispondenza

Giuseppe Verdi a Giuseppe Piroli, 22/05/1877

Data topica

Data topica
Colonia

Data

Data
Cologne, 22 Mag 1877

Tipologia

lettera

Ubicazione presso il soggetto conservatore

Ubicazione
I-Rli

Trascrizione

Sono otto giorni appena che sono quì e non mi sono trovato mai in tanto trambusto, ed in tante faccende. Non vi parlo di pranzi e cene, che ho rifiutato il più che ho potuto; ma non ho potuto esimermi da inviti, dirò così, musicali. Ho sentita per es. una Società Corale eseguendo Canti dei loro celebri Maestri. È cosa la più bella che si possa immaginare. Ho sentito anche una Società di Quartetto, che ha voluto farmi sentire il mio stupendamente eseguito. Ieri sera finalmente la Messa con circa 500 coristi e 200 professori d'orchestra. Stupenda esecuzione di masse, meschina per parte dei quattro cantanti. Successo eccellente. Le signore del Coro hanno regalato un bastone d'avorio e argento per dirigere. Le signore della città una magnifica Corona d'argento e oro: su ciascuna delle foglie vi è inscritto il nome delle signore ... i Soci del Festival m'hanno poi regalato un album magnifico, colossale con tutte le vedute del Reno, che sono tanti quadretti stupendi di uno dei loro migliori Pittori. È una vera cosa d'arte. Domani vi sarà al Giardino (tempo permettendo) sette bande riunite in onor mio ... come dice il manifesto, e così l'addio ... Insomma buona accoglienza in tutto e per tutto. Farò una corsa in Olanda, e poi andrò per qualche giorno a Parigi, e là (stupite) ci riposeremo. Datemi vostre notizie Poste Restante, Parigi. La Peppina vi saluta molto ed io vi stringo la mano. Riapro la lettera per dirvi che ieri demmo l'ultimo concerto. Soci del Festival ci invitarono al Casino ad una gran cena (circa 500 persone). Vi furono poesie espressamente fatte, cantate su melodie popolari, da tutti uomini e signore; Brindisi, Canzoni, perfino una in italiano etc. etc. Ma infine vi fu uno Speek in francese, perché fosse capito anche da me, mandando un evviva all'Italia, e facendo voti che queste due giovani nazioni Germania e Italia, ora unite per sempre artisticamente, restassero così politicamente etc. etc... Vi fu un urrah formidabile, ed in quel momento sincero. Ora parmi sarebbe bella cosa se Voi poteste ottenere dal Ministro una decorazione per Hiller e non di semplice Cavaliere, ma di Officiale. Ferdinando Hiller è Dottore in musica: è uno dei più grandi musicisti di Germania; è compositore valentissimo, è Direttore di questo Conservatorio, è Direttore di questi celebri Festival del Reno; dottissimo in letteratura e buonissimo scrittore. Scrivetemi a Parigi ove io sarò al I di giugno, ancora Addio. P.S. Rileggo la lettera: non si può scrivere più infamemente: non ho tempo di rifare... Correggete.

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Giuseppe Verdi a Giuseppe Piroli, 22/05/1877

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