Consolatevi! Le elezioni
sono così tristi che non posso a meno di consolarmi con voi se ne siete fuori! Chi sa quale piega vanno a prendere le cose nostre in avvenire! Non è il colore che mi fa paura, ma temo gli Apostoli, come diceva Giusti. Temo la poca capacità, la violenza, l'intolleranza di questo partito, e temo sopratutto il braccio debole e vacillante di De Pretis. Chi sa che un giorno e Correnti e i Toscani non abbiano da pentirsi di aver cooperato a questo risultato. Consolatevi dunque ché ne siete fuori.
E Venosta! È un'onta ... una vera onta per noi!
Scrivetemi la vostra opinione sul presente e sul futuro.
Ditemi quando vi sarà l'apertura della Camera: chi sa non ci vediamo allora.
Noi staremo ancora quì per qualche tempo. Mia moglie vi dice le cose le più affettuose ed io vi stringo le mani di gran cuore.