Corrispondenza

Giuseppe Verdi a Giuseppe Piroli, 01/03/1876

Data topica

Data topica
Genova

Data

Data
Genova 1 Marzo 1876

Tipologia

lettera

Ubicazione presso il soggetto conservatore

Ubicazione
I-Rli

Trascrizione

Nò certo: io non vi ho dimenticato, né lo potrei. Noi andremo a casa Sabato per disporre di tante e tante cose mie per lasciare l'Italia verso il 20 di questo mese. È dirvi con questo che mi sarebbe ora impossibile venire a Roma. Luccardi m'ha mandato la fotografia del suo ultimo gruppo, pregandomi di dirgli la mia opinione. Gliela ho detta, ed Egli è rimasto nella sua. È naturale: se un artista ha quel che si dice un'individualità (se l'ha) è naturale che senta e veda diversamente dagli altri. Hanno torto solo di fare questa specie di Esposizione privata, che non giova a nulla se non a un po' di réclame. La Peppina vi prega e vi scongiura di cosa abbastanza importante, a cui aggiungo anch'io la mia preghiera. Maria finisce i suoi studi nel prossimo Agosto, ma non può fare gli esami di corso superiore né ottenere il Diploma, perché non ha raggiunta l'età voluta, cioè 17 anni che essa non compirà che alla fine di Novembre. Se voi poteste ottenere dal Ministero un'eccezione per Maria sarebbe un favore segnalatissimo. Voi sapete che a Torino gli esami di corso superiore non si danno che ogni 2 anni. Bisognerebbe aspettare fino al 1878! Quanto tempo perduto! Si tratta di soli due o tre mesi, e se sorgesse nel Ministro qualche scrupolo, si potrebbe assicurarlo che Essa, nel caso, non si servirà della Licenza, che quando l'età sarà largamente compiuta. Ho detto nel caso, perché chi sa mai cosa succederà di Maria! Scrivetemi e dirigete la lettera a Busseto. Peppina vi saluta e ringrazia anticipatamente, ed io vi stringo tutte e due le mani. Addio.

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Giuseppe Verdi a Giuseppe Piroli, 01/03/1876

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