E prima di tutto buon anno
ed ogni bene. Noi abbiamo fatto un tristissimo Natale. Peppina era ed è tuttora in letto per una leggerissima bronchite; ma oggi si alzerà e voglio sperare che sia cosa finita.
Per ora certamente non verrò a Roma. Chi sa più tardi, ma non è ben sicuro perché dopo la metà di marzo devo essere a Parigi.
Ho accomodate le cose colla Casa Ricordi. La Casa mi pagherà 50.000 lire. Non è quello che mi si dovrebbe, ma di questo non monta.
Il male sta che non vi saranno più fra noi i rapporti che furono in passato.
Sul finire dell'anno la Casa mi manderà pure i conti di Germania.
Queste quote e questi diritti miei non sono ancora ben definiti, ma, seguendo i consigli vostri, voglio i denari che sono stati esatti per me. Nelle ricevute di questa somma vorrei fare la riserva che Voi m'indicaste, ma disgraziatamente quelle poche parole che mi dettaste e che io scrissi sopra un pezzo di carta volante non le trovo più, e credo di averle in isbaglio stracciate. Se non vi rincresce indicatemi di nuovo il modo di fare questa ricevuta. Poche parole, che sembrino fatte da un maestro di musica e non da un uomo di legge, mi basteranno.
Scusate. Di nuovo vi auguro salute ed ogni bene. Peppina vi saluta ed io vi stringo le mani. Addio.