Corrispondenza
Giuseppe Verdi a Giuseppe Piroli, 12/02/1875
Data topica
- Data topica
- Genova
Data
- Data
- Genova 12 Feb. 1875
Tipologia
- lettera
Ubicazione presso il soggetto conservatore
- Ubicazione
- I-Rli
Trascrizione
- Anche quì abbiamo un tempo scellerato! Quando per caso abbiamo una giornata di sole come oggi, si è certi che domani pioverà... e per tre giorni almeno. Se tanto è quì, immaginate il fango, la nebbia, l'umidità nelle nostre provincie. Io volevo dare una corsa a S.t Agata ove ho tanti lavori da far fare, ma è impossibile eseguirli. Intanto la povera gente non fa nulla e sentiremo le conseguenze di quest'ozio in primavera. Se allora avremo un po' di visita di Peste siamo a cavallo. Del resto Peste o non Peste le cose vanno troppo male anche così; e non andranno meglio in avvenire a meno che non torni a brillare su noi la stella buona, e porti al Governo degli uomini d'ingegno e fermi di polso. Sien rossi, gialli, bianchi? neri etc. etc. ma uomini pratici. Peccato! Peccato! E dire che anche noi avressimo quello che ci vuole, ma bisogna dirlo, non sappiamo quello che vogliamo, vani di quel poco che abbiamo; indifferenti al molto che potressimo avere, passiamo il tempo aspettando che ci piova la manna dal cielo, o che una mazzata sul capo ci piombi all'inferno... e questo è più facile! E in Francia non credete voi che andranno presto a Gambetta? E si arresteranno lì? Sarà ben difficile! Non vi parlo di cose d'Arte perché non ne so. Quì non vi è nulla di sopportabile e non sono mai andato in nessun teatro. A Milano ha avuto uno strepitoso successo il Roi de Lahore e tutti sono in visibilio. Di Maria sappiamo che da tre o quattro giorni sta meglio. Quì noi pure stiamo bene, e la Peppina vi dice le cose più affettuose. Corticelli va sempre crescendo... Io vi saluto di cuore e vi stringo le mani. Addio.
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Giuseppe Verdi a Giuseppe Piroli, 12/02/1875
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