Avete avuto torto di non
venire a Parma. A parte la musica è un buon spettacolo. Poco sù, poco giù come a Milano. Scenario meglio che Milano. Cori un po' meno. Orchestra va bene, quantunque molto deteriorata. Sono vecchi e suonan vecchio. Tutt'insieme bene, e mi scrivono della terza e quarta recita benissimo e teatro più pieno della prima sera causa i 5 franchi ...!!
Gratissimo alle dimostrazioni avute, ed al Motuproprio del Re; ma, per amor di Dio, Voi che lo potete salvatemi dal Senatoriato. Dichiaro che io non ci verrò mai; ed allora à quoi bon lasciar vuoto un posto che può essere occupato da chi può far bene al paese. Dite al Ministro che io posso far qualche cosa, ma alla condizione di lasciarmi completamente libero. Vedete! s'io andava a Napoli facevo la più gran corbelleria. Posso esser utile, come lo sono stato a Milano ed a Parma, se mi lasciano tranquillo a S.t Agata.
Sono quì di pie' fermo fino al momento d'andare a Napoli. Oh là ci sarà a fare molto, molto!! A Milano capiscono, e vanno. A Parma sono un po' lasagnoni, ma punzecchiati vanno ancora. A Napoli son come i francesi in politica ed in guerra, si credono i primi del mondo, sono petulanti e gridano forte. Ma gridino pure finché vogliono io dirò loro delle verità molto dure, e se una volta erano in musica i primi, la vanità ha loro bendati gli occhi e non han visto e non vedono che noi abbiamo camminato molto.
Quando venite quì? Oh se venite a Parma guai se ci mancate.
La Peppina vi saluta. Addio Addio.