Sono da due giorni ritornato
da Milano, ove ho incontrato Magnani che avrebbe voluto sciogliersi dall'impegno della Scala per fare la vostra sala a Roma. Era impossibile. In quanto a me ho fatto tutto quello che dovevo fare e tutto va regolarmente. L'Esposizione è bella nella parte industriale; molto meno nella pittura e nella scultura, quantunque sianvi quattro belle statue.
Ho ricevuto le poesie di Belli e le lettere di Cicerone: aspetto quelle di Plinio. Intanto vi mando l'importo dei primi libri.
Per i fondi non parliamo di quelli di Colecchio, ché non vaglio comprare un palazzo; ma nemmeno quello di S. Secondo mi par molto vantaggioso.
Calcolate le spese da farsi, non si arriverà mai ad impiegare il capitale al 5 per cento. Non v'è nessuna premura e potremo pensare a questi e ad altri fondi.
La Peppina vi saluta ed io vi stringo le mani.