Da quì a qualche giorno vi si
presenterà a nome mio certo Torquato Garbi-Barezzi figlio d'una figlia del povero Sig. Antonio. Egli aspira ad ottenere un Giuoco di Lotto e m'ha pregato che per questo ve lo raccomandi. In memoria di quel pover'uomo che non è più, fate se è cosa possibile che possa ottenere quel posto ed io ve ne sarò gratissimo. Non posso dire gran cosa sul conto suo, perché sapete che io non vado mai a Busseto, ed essi non vengono da me, che quando hanno bisogno. Non me ne lagno affatto: è meglio così.
Rendetemi dunque questo servizio, se potete, e sarà uno di più per cui vi devo tante obbligazioni.
Vogliatemi bene e credetemi vostro.