Corrispondenza

Giuseppe Verdi a Giuseppe Piroli, 07/02/1871

Data topica

Data topica
Genova

Data

Data
Genova, 7 febbraio 1871.

Tipologia

lettera

Trascrizione

Nel caso tardassi qualche giorno a venire a Firenze, vi rimando il Regolamento con qualche annotazione. Parmi che questo regolamento tenda piuttosto a fare dei suonatori che dei cantanti. Ciò andrebbe per la Germania, ma per noi non credo. Inoltre il Direttore è troppo legato dalla Commissione, quantunque ne sia il Presidente. Anche il Rettore potrebbe attraversare in molte cose le intenzioni del Direttore. Dalle annotazioni che ho fatto vedrete che io son sempre fisso nelle mie idee. Profonda conoscenza della lingua musicale - erudizione musicale limitata all'antico ed anche questo scelto e poco. Nessuno studio sui Moderni!! Punf! l'ho detta! Se in questo momento mi trovassi avanti una Commissione, sarei tosto lapidato. Ma tant'è: non posso cambiare d'opinione. Ed oggi meno che mai, ché sento le opere fatte, come i cattivi sarti fanno un vestito. sopra un patron. Infine io dico sempre: insegnate al giovine compositore profondamente la musica, e poi non dubitate, se avrà fibra troverà tutto tutto da se stesso e non sarà Copia. Così del cantante: profonda conoscenza della musica, emissione del suono, esercizi vocali lunghissimi, pronunzia perfetta, poi, senza che un maestro di perfezionamento gli insegni le affettazioni del canto, troverà da se stesso la sua via, e come non sarà guidato che dal proprio sentimento, sarà Lui, o, per dir meglio, sarà il personaggio che dovrà rappresentare. Scusate se vi scrivo in fretta e troppo alla carlona, ma voi capirete lo stesso, e d'altronde mi spiegherò meglio a voce. Dite al Ministro che credo utile l'aggiunta fatta all'art. 31. Ma tutto cade s'Egli non fa un decreto perché siano ammesse le Donne nel Conservatorio. Addio, addio.