Corrispondenza

Giuseppe Verdi a Giuseppe Piroli, 05/04/1869

Data topica

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Genova

Data

Data
Genova 5 Aprile

Tipologia

lettera

Ubicazione presso il soggetto conservatore

Ubicazione
I-Rli

Trascrizione

Sono stato a S.t Agata, ma Carrara, come è ben naturale, addoloratissimo della perdita fatta, non mi parlò del matrimonio. Credo che al mio ritorno, che sarà il più presto possibile, anche quest'affare sarà finito. Non è vero che io voglia scrivere Patrie. Non ne ho proprio nessuna voglia di mettere il mio muso in faccia al pubblico. Non spero troppo dal Don Carlos a Parma. È un'opera ancora troppo nuova. Il vostro Direttore doveva andare a Bologna ed a Milano per potersene fare un'idea, perché credo che da per sé difficilmente potrà interpretarla. Eppoi ci vorrebbe un po' di sangue. Ed io cosa andrei a fare a Parma? L'opera sarà applaudita o fischiata. È inutile sentire dei fischi, e non son voglioso d'applausi. A S.t Agata ... Siamo contentissimi della Provvidenza di Torino e le notizie che riceviamo della bambina sono eccellenti. Anche per questo vi sono obbligatissimo. E voi non siete venuto a Genova? Già lo sapevo; e so di più che voi avete per iscusa la mia gita a Milano. Domenica o Lunedì saremo a S. Agata. Voi sapete che là vi è sempre una modesta stanza e due amici che vi vogliono molto bene, e Corticelli per raccontarvi storielle. La Peppina vi saluta ed io v'abbraccio di cuore. Addio.

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Giuseppe Verdi a Giuseppe Piroli, 05/04/1869

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