Vi ringrazio molto molto delle notizie che mi date sul Collegio a La Provvidenza a ove porrò probabilmente una povera paesanella mia parente.
Era mia intenzione d’andare a Cautérets un po’ per la mia gola, ed un po’ per evitare l’apertura del Teatro di Busseto, ma ora siamo quì, come sequestrati dal caldo, e non abbiamo il coraggio d’affrontare i forni, così detti Vagons, delle strade ferrate.
Non leggo più giornali, non voglio più sentire a parlare delle nostre miserie. Non v’è nulla a sperare per noi quando i nostri Uomini di Stato sono pettegoli e vani come la più meschina feminetta.Ah se avessi
Addio mio caro Piroli. Scrivetemi sempre quì. La Peppina vi saluta. Addio ad.
Aff.
G. Verdi
Note
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Posseduto Insv
Fotocopia (n. 17/31)
Bibliografia Carteggio Verdi-Piroli, a cura di Giuseppe Martini, Ed. nazionale dei carteggi e dei documenti verdiani, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2017, I, n. 154, p. 188