Corrispondenza

Giuseppe Verdi a Giuseppe Piroli, 13/05/1868

Data topica

Data topica
Sant'Agata (Villanova sull'Arda)

Data

Data
St Agata 13 Maggio 1868

Tipologia

lettera

Ubicazione presso il soggetto conservatore

Ubicazione
I-Rli

Trascrizione

È un secolo che non ricevo né vi mando mie lettere. Chi sia di noi il più colpevole non saprei dirvelo, ma probabilmente sarò io perché in questo genere ho dei peccati che non basterebbero nemmeno le indulgenze di Giovanni XXII (salvo errore) per assolvermi. Ma voi avete tanto da fare: siete Deputato, Consigliere, poi con questa bagatella sulle spalle di principi, principesse, ministri, ministresse, Re, Regine e tutto il bataclan . Oh se n'è parlato assai assai. Molti hanno applaudito, moltissimi hanno gridato ... E noi moriamo di fame! ... A monte le malinconie, e ditemi se state sempre a Firenze e non vi movete, o vi moverete mai. L'anno passato mi prometteste di venire quì; più tardi a Genova!... E quest'anno dove promettete? Non spero più in voi! ... Dunque? ... In quanto a me non posso dirvi altro che giro nel giardino e lavoro qualche volta come un negro. Quando son stanco leggo qualche libro; non faccio da due mesi una nota di musica: alla sera dopo le nove incomincio a leggere qualche giornale, ma dopo un quarto d'ora circa il naso cade sulla carta e felice notte. So però (almeno l'hanno detto i giornali) che io sono Commendatore del nuovo ordine. Voglio rimandare questa decorazione e desidererei sapere se mandano individualmente il Diploma o se credono che basti per noi il semplice annunzio sulla gazzetta. Vi rincresce dirmene qualche cosa positivamente? Scrivetemi e scrivetemi lungamente voi che sapete scrivere così bene. Addio. La Peppina vi saluta. Addio Addio.

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Giuseppe Verdi a Giuseppe Piroli, 13/05/1868

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