S'io avessi potuto immaginare
che il 22 eravate in Parma, io sarei partito un giorno prima da Genova e sarei venuto a vedervi. Ora voi siete a Firenze, e non spero di vedervi più che a Tabbiano o a S.t Agata. Noi siamo quì (come ben immaginate) per evitare i clamori del Teatro di Busseto; e però non vorressimo ritornare a S.t Agata che alla fine di quella stagione teatrale.
Non voglio vedervi quì, ma a S.t Agata; ditemi però ove sarete e cosa farete dalla metà di settembre in poi. M'avete promesso di venire a S.t Agata, ed io ci conto. Aggiustiamo dunque le cose in modo da rendere realizzabile questa vostra promessa. Infine ditemi quale quindicina di giorni in settembre avete di libertà.
La Peppina vi saluta tanto ed io vi stringo la mano di gran cuore. Addio.
P.S. Le informazioni dateci del Collegio di Torino, ed il Programma inviatoci ci persuadono, e probabilissimamente ci metteremo la nostra piccola Filomena. A voce ne riparleremo e ci darete maggiori ragguagli.