Non vi ho scritto prima perché
sono stato un po' ammalato, e più che ammalato, di mal umore, e rabbioso. Aspetto con la più grande impazienza che i miei poeti abbiano finito il libretto per potermene tornare a S. Agata a scrivere con quella quiete che è impossibile trovare quì.
Sono diversi giorni che non leggo più giornali e non so niente delle cose nostre. Voi con vostro comodo me ne scriverete, e le vostre notizie saranno ben migliori e sopratutto più sincere di qualunque siasi giornale.
Ho fatto dire a Pleyel di prepararmi un buon piano' forte coi fiocchi. A giorni lo sentirò e ve lo spedirò. Arriverà in Dogana. e voi penserete a dare alla Dogana il vostro indirizzo. Del resto vi scriverò quando l'istrumento partirà.
Addio. Ricevete i saluti della Peppina e miei e conservatemi la vostra amicizia.