Mi rallegro con voi, e più con
Lanza e collo Stato che avranno in voi certamente un buon
Consigliere. E per primo consigliate il Governo ad essere meno indulgente coi preti di campagna che una volta o l'altra finiranno col rivoluzionarvi tutti i contadini. Non crediate questo uno scherzo: vi parlo con tutta la serietà immaginabile.
Conto sulla vostra promessa di venire a S.t Agata e guai se mancate. Mi dispiace da un lato solo il vostro impiego perché ora c'incontreremo più di rado.
Siete ancora capace di rendermi un favore? Anzi due? Voi sapete che nella mia casa ho fatto fare una specie d'oratorio per dirvi la messa la Domenica. Mi abbisogna il permesso del Governo, come vedrete dalla quì acclusa lettera del Vicario. Fatemi il piacere di ottenermelo, e mandatemelo al più presto con la lettera del Vicario.
Da quì a 7 od 8 giorni si manderanno al Governo le carte relative alla Chiusa d'Ongina per ottenere il Decreto Reale. Fatemi il piacere di scrivere o far scrivere a Sella per ottenerlo con sollecitudine, onde io possa fare il lavoro nell'Ongina. ora che le acque son basse. Scusatemi delle tante noie. Se siete a Torino nel corrente della settimana forse ci vedremo colà.
Vogliatemi bene e credetemi.