Corrispondenza

Giuseppina Strepponi a Opprandino Arrivabene, 20/01/1862

Data

Data
Pietroburgo, 20 gennaio 1862

Luogo di destinazione

Luogo di destinazione
[Torino]

Tipologia

Lettera

Descrizione fisica

Un bifolio, tre facciate scritte.

Ubicazione presso il soggetto conservatore

Ubicazione
I-Mcv

Trascrizione

Signor Conte

     Avrei voluto aprire la mia corrispondenza con Lei in modo ben diverso. Certo, la notizia che sto per darLe, Le farà aprire ad un punto, occhi, bocca ed orecchie! Ma per quanto Ella possa esclamare su tutti i toni con voce di basso profondo, oh! ih! ed ah! la notizia non è men vera. – Verdi non darà la sua nuova opera a Pietroburgo....... quest'anno!
     Ahimé! le voci dei Cantanti sono fragili come... (lascio ch'Ella finisca la frase) e la voce della signora La-Grua è per sua e per disgrazia di Verdi, un desolante esempio di questa fragilità. Or dunque, mancando la prima donna per cui aveva scritto, né essendovi qui altra Cantante adatta per quella parte, Verdi domanda lo scioglimento del contratto. A questa domanda fu risposto con un No largo e lungo, quantunque preceduto, seguito e condito colle più belle frasi del mondo. Allora convennero di dar l'Opera nel prossimo inverno, alla condizione etc. etc. etc.
     Ecco dunque Verdi condannate ad affrontare 24, 26, 28 e più gradi di freddo, termometro Réaumur! Eppure questo freddo spaventevole non ci ha menomamente incomodati, grazie agli appartamenti: il freddo si vede, ma non si sente. Intendiamoci però; questa strana contraddizione è un bene riservato ai ricchi i quali possono proprio esclamare: Evviva il freddo, il ghiaccio, le slitte ed altre gioie terrene! Ma i poveri in generale, ed i Cocchieri in particolare sono le più infelici creature dell'universo! Pensi, Signor Conte, che molti Cocchieri stanno talvolta le intere giornate ed una parte della notte, fermi sul loro sedile, esposti ad un freddo mortale, aspettando i padroni che gozzovigliano rinchiusi in tiepidi e splendidi Appartamenti, mentre forse alcuni di quegli infelici sono uccisi dal freddo! Di questi casi atroci ne succedono tutti gli anni! Io non potrò mai abituarmi alla vista di tanti patimenti!.... ma io non voglio tediarla con una troppo lunga tiritera. Ho promesso di scriverle ed ho mantenuta la mia parola. Solo, avrei voluto darLe notizie migliori. Ci vuol pazienza..... quantunque uno dei vostri Deputati abbia scritto che la pazienza è la virtù de' somari. A nessuno verrà però in mente di collocare mio marito nel numero di quelle amabili bestioline.
     Da Pietroburgo, Berlino e Parigi, ritorneremo in Italia e precisamente a Torino a far strage di Cressini.
     Se l'Opinione, la Perla, la tavola rotonda di Trombetta, ed il caffè Nazionale gliene lasciano il tempo, si ricordi di Verdi ed (almeno alla sfuggita) anche della Sua
                    1° Febbrajo 
                                               Dev.ma Serva ed Amica
Pietroburgo                                Giuseppina Verdi
       
                     20 Gennajo

Note

La data è espressa dalla Strepponi sia secondo il computo gregoriano sia secondo quello giuliano.
Già Coll. George Martin, New York.