Corrispondenza

Giuseppe Verdi a Giulio Ricordi, 10/05/1885

Data

Luogo di destinazione

Descrizione fisica: Un bifolio, due facciate e quattro righe scritte, con busta affrancata (20 cent.). La porzione di testi da «sponde» alla fine è scritta sulla parte inferiore della terza facciata. Timbri della Biblioteca Palatina su ciascuna facciata e sulla busta.

Ubicazione presso il soggetto conservatore

Trascrizione: S^t Agata 10 maggio
1885
Car Giulio

Ahimé! Ahimé!. Voi non resterete qui che otto giorni circa?... Non vi è il tempo di guarire nemmeno dalla noja che s'impadronirà di Voi nei primi giorni del vostro arrivo da Noi. La noja è una specie di febbre, che, passata, lascia un certo affievolimento, una spossatezza, a cui subentra una calma salutare e non spiacevole.
Passata la crisi, ed arrivata la calma vi sareste occupato qualche poco a leggere, a ~~scri~~suonare, a scrivere musica od altro, poi una partita al bigliardo quattro parole con Peppina, altre quattro con me sparlando di musica, qualche passeggiata alle sponde del Pò con un crayon od un pennello ed avreste trovato la quiete, la calma, e la salute.
Ma cosa volete fare in otto giorni?... Del resto poi farete quello che vorrete, e sarete in ogni modo il ben venuto... Vi saluto per Peppina ed a ~~rivedersi~~rivederci...
Vs Af
G. Verdi

P.S. Il Pò ha straripato, ed ha lasciato molta melma sulle ~~sponde per cui~~sponde sono impraticabili per cui sarebbe meglio veniste 8 giorni più tardi!... Del resto, ripeto, come vorrete

Note: –

Posseduto Insv
Fotocopia (n 149/13)

Bibliografia
Carteggio Verdi-Ricordi 1886-1888, a cura di G. Carrara Verdi, F. Cella, M. Conati, G. De Van, P. Petrobelli, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2010, pp. 225-226, n. 304