Corrispondenza
Giuseppe Piroli a Giuseppe Verdi, 07/02/1861
Data
- Data
- [Parma], 7 febbraio [1861]
Luogo di destinazione
- Luogo di destinazione
- [Sant'Agata]
Tipologia
- Lettera
Descrizione fisica
- Un bifolio, tre facciate e due terzi scritte, con busta. Accanto alla data, di altra mano, a matita: «1861»; tratto a matita a margine della porzione di testo «aveva già... tanto più»; sul recto, indirizzo cancellato; sul verso della busta, frammenti di sigillo e, di terza mano: «Piroli»
Ubicazione presso il soggetto conservatore
- Ubicazione
- I-PAas
Indirizzo (busta)
- Al Chi.o Sr. Cav.e Giuseppe Verdi / Deputato al Parlamento nazionale /
Busseto
Timbri postali
- [PARMA] / 7 / FEBB / 61
Trascrizione
7 febbraio
C.mo Verdi
Che la mia nomina a Deputato sia propriamente una fortuna per me lascia te che ne dubiti, poiché mi porta non lieve dissesto nell’andamento dei molti affari che mi sono affidati, e per quanto, moltiplicando di attività io curi di fare che non se ne risentino, non posso tanto che in qualche parte non vengano ad esserne ritardati; aggiungerete la grave fatica dello attendere a molto maggior numero di occupazioni. Mi direte: perché accettare adunque? E questa è domanda che ho fatto, e ripeto a me più volte. Ma che volete; una volta che si è posto il piede in questa via, e ora mai sono molti anni che vi sono inoltrato, è assai difficile il ritorlo; poi l’amor proprio, poi le istanze degli amici e insomma vi si accumulano attorno, e vi stringono tali e tante considerazioni che quasi vostro malgrado vi impegnano, e un bel giorno vi trovate legato. Ma di ciò basti. Io aveva già posto mano alla penna per scrivervi della vostra elezione, congratularmipercon voi e tanto più di cuore che intendo benissimo che colle vostre abitudini, l’accettare questo carico sarà stato per voi grave sacrifizio: a voi cui per fermo non fa bisogno di questa dimostrazione ad accrescere la gloria del vostro nome. So che Cavour teneva assai a che foste nel nuovo Parlamento; ed a ragione. Vi hanno dei nomi che accrescono lustro ai Corpi a cuifannoappartengono, e il vostro è di questi. L’ho detto, e lo ripeto sinceramente. La Francia ha sempre dato l’esempio di chia mare nelle sue grandi assemblee gli scienziati, e gli artisti di alto merito; l’Italia deve fare altrettanto, non per imitazione, ma perché, anche politica mente, è bello ed è anche utile che segga fra i rappresentanti dell’Italia, chi col merito proprio la rappresenta di già nel mondo civile occupando un posto eminente nelle Arti o nelle Scienze. Così voi avete fatto bene posponendo le considerazioni vostre private alla cosa pubblica. Io andrò a Torino sabbato 16, vi sarò alla sera. Ho scritto intanto a Cantelli perché vegga di scegliere anche per Voi un posto buono alla Camera, e possibilmente non lontano da quelli che abbiamo scelto noi; Voi lo terrete o no, secondo che vi piacerà o no. Ritenete che, a meno che abbiate altre cose a fare, potete benissimo essere a Torino alla vigilia dell’apertura, perché non v’è altro a fare che assicurarsi alla Camera il posto stabile, ed a ciò ho pensato io per voi. L’anno scorso io ho alloggiato sempre al Feder; ma quest’anno, anche per motivi economici, ho provveduto un alloggio, e non so ancora bene in che via, perché anche in questo mi sono pienamente rimesso all’amico Cantelli, così per vederci Domenica mattina 17 dovreste voi stesso lasciar detto alla sala degli uscieri, nel palazzo Carignano dove siete alloggiato; io verrei nella Domenica stessa a vedervi verso le ore dieci. Potreste anche scrivermi due righe e metterle alla posta in Torino, e precisamente consegnarle all’ufficio postale che è nella sala degli uscieri predetta, e verrò a vedervi. Intanto non so né pur io se al mio arrivo potrò senz’altro passare al mio alloggio, ovvero dovrò all’albergo. Che se venite solo (non so se la Sr.a vorrà in questa stagione venire nella fredda Torino) potreste trovarvi alla stazione di Borgo S. Donnino alle 3 pomeridiane del 16 e salire con me in un vagone di 1a classe (poiché li secondi posti in Piemonte sono al tutto incomodi) e far meco il viaggio fino a Torino. Vi scriverò di nuovo sabbato se avrò a Torino risposta alla mia già inviata colà, per assicurare il vostro posto; intanto, e per prima notizia delle cose parlamentari vi avverto che col giorno 3 corrente è incominciata per noi la franchigia postale, cioè tutte le lettere dall’interno, ci vengono gratis. Vos. aff. a Piroli
Note
- Già in I-BSAv.
Posseduto Insv
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