Corrispondenza
Giuseppe Verdi a Giuseppina Negroni Prati Morosini, 23/04/1882
Data
- Data
- Sant'Agata 23 aprile 1882
Luogo di destinazione
- Luogo di destinazione
- [Milano]
Tipologia
- Lettera
Descrizione fisica
- Un bifolio, tre facciate scritte.
Sulla quarta facciata, in alto, a matita, di mano ignota: «Dono Robiati»; in basso a sinistra: «A10001».
Ubicazione presso il soggetto conservatore
- Ubicazione
- I-Ms
- Collocazione
- CA 6335
Trascrizione
St Agata 23 aprile
1882
Car Siga Peppina,
La sua car.ma lettera, dopo d’aver girato un po’ il mondo, m’ha trovato qui fra muratori, falegnami, fabbri-ferraj e tutti quanti. Mi piace assai questa vita prosaica e faticosa di lavoro, ma comincio ad essere un po’ stanco... Non importa; tirerò il carro finché potrò. In fine non ho fatto altro in tutta la vita!
Anche il suo figlio minore prende moglie?! ma quanto è giovine?! Vent’anni!... Restano sessant’anni d’unione! È cosa grave assai; ma se la giovine è quale Essa me la descrive, saranno sessant’anni di felicità! Si dice che l’uomo fà la donna, e, sotto un certo rapporto, è vero. Un’uomo assennato e serio può mettere giudizio ad una testina educata alla Frou Frou ma nella vita intima tutto dipende dalla donna. Abbiamo un bel dire noi Signori del sesso forte, arditi e chiassoni anei Clubs, nei Caffè... Noi pieghiamo sempre sotto una mano che vi accarezza, ad una voce che s’insinua e persuade.
Ma cosa diavolo dico! Taglio corto colle mie sentenze, ed auguro a Lei ed agli sposi ogni felicità.
Mi saluta tanto tanto Annetta e riceva una forte stretta di mano dal
suo aff
G. Verdi
Note
- Già in I-BSAv.
Posseduto Insv
–
Bibliografia
Carteggio Verdi-Morosini, a cura di Pietro Montorfani, apparati critici di Giuseppe Martini e Pietro Montorfani, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2013, pp. 144-145, n. 96