Corrispondenza
Giuseppina Negroni Prati Morosini a Giuseppe Verdi, 05/02/1885
Data
- Data
- Roma, 5 febbraio 1885
Luogo di destinazione
- Luogo di destinazione
- Genova
Tipologia
- Lettera
Descrizione fisica
- Un bifolio, quattro facciate, con busta affrancata (20 cent.).
Timbri «Hôtel Laurati / ROMA» su recto e verso della busta.
Ubicazione presso il soggetto conservatore
- Ubicazione
- I-PAas
Indirizzo (busta)
- Maestro Verdi / Genova / Palazzo DORIA
Timbri postali
- ROMA FERROVIA / 6 / 2-85 / 2S
GENOVA / 7 / 2-85 / 7M
Trascrizione
Caro Verdi,
Roma 5 Febbrajo
Hotel Laurati 1885
Via Nazionale
Il dolce clima di Roma mi ha reso più mite nelle mie pretensioni, e non curando il vostro silenzio, vengo a darvi discrete notizie nostre e a chiedervi le vostre – Annetta ed io, a parte certi acciacchi della vecchiaja, ci troviamo abbastanza bene in salute, e soddisfatte assai di questo soggiorno. Ben inteso viviamo all’infuori della società, visitando con quiete le meraviglie che qui s’incontrano ad ogni passo, e il cui lignaggio ha maggior sapore di quello così poco divertente dell’alta società – Oh quanto è bella questa Roma, che non rivedevo più da 16 anni, e che ad onta della nuova civiltà, (così poco civile,) conserva quel suo aspetto maestoso! – Quando si giunge al ponte S. Angelo, e vi si spiega davanti quella campagna Romana, ché dà l’idea dell’infinito, io mi sento scorrere un brivido nelle ossa; e la Via Appia! Oh tutto qui commuove, anche lasciando a parte le memorie nostre particolari, e recenti, che pur basterebbero da sé a farci pensare. Ma chi pensa ora a quei Martiri nostri che si sacrificarono per la Patria? – Non già chi sta a capo del Governo, e meno ancora questa folla di affaristi che popola Montecitorio, per cui il bene del paese è l’ultimo dei pensieri. Che disgusto si prova al vedere caduto sì basso il pensiero Nazionale!
A giorni aspetto qui le mie figliole, colle quali faremo la vita del tourista: spero che quest’atmosfera mite influirà beneficamente sulla salute di Antonietta la quale, da qualche tempo sta pochissimo bene.
E voi come ve la passate? E la Peppina soffre sempre dolori a’ suoi ginocchi? Passando da Genova, vedemmo illuminato dalla luna il vostro palazzo, e vi mandammo un saluto, mentre mi pare che voi stavate scrivendo (non certo a me) ma mi parevano note – e chissà quanto erano belle! – Mandatemi una riga colle notizie vostre, ricevete con Peppina i nostri saluti e una stretta di mano della vecchi amica
G. Negroni Morosini
Note
- –
Posseduto Insv
–
Bibliografia
Carteggio Verdi-Morosini, a cura di Pietro Montorfani, apparati critici di Giuseppe Martini e Pietro Montorfani, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2013, pp. 180-181, n. 126
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Giuseppina Negroni Prati Morosini a Giuseppe Verdi, 05/02/1885
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