Corrispondenza

Giuseppe Verdi a Giulio Ricordi, 17/09/1886

Data

Luogo di destinazione

Descrizione fisica: Un bifolio, una facciata scritta, con busta affrancata (20 cent.).
Il testo che appare sotto la firma nella trascrizione è, nell'originale, scritto lungo il margine sinistro del foglio, ruotato di 90° in senso orario.
Lettera inoltrata a Cernobbio, con indirizzo corretto da altra mano in:
Villa d'Este - Cernobbio / Lago di Como
dopo aver biffato l'indirizzo autografo di Verdi.

Ubicazione presso il soggetto conservatore

Timbri postali: BUSSETO / 17 / SET / 86
BORGO S. DONNINO / 18 / SET / 86
MILANO / 18 / 9-86 / 8S
CERNOBBIO / 19 / SET / 86
554

Trascrizione: Venerdì

C. Giulio
Rimando la riduzione del 4° Atto. – Vi erano poche cose a rifare. Il Riduttore s’è forse ingannato nel Tempo che non è tanto veloce come avrà creduto, e così ha semplificato troppo nel momento in cui Desdemona dice “Cassio non amo et... così pure nel “Otello non uccidermi et et...
Coreggete nella a partitura un Sol b[bequadro] nel Solo dei Contrabassi: ed il clarinetto:
[due battute pentagrammate; nella prima, pausa di semiminima
sopra la quale è la parola «cielo» e sol₂ in minima puntata, legata
a un medesimo in semibreve nella seconda, con forcella di
diminuendo sotto le due note]
Domani mi rimettarò al lavoro –
Ad A - - G. Verdi

Attenti a Rodrigo e ad Emilia; Sarò feroce inesorabile! Non mi parrà vero di trovare un pretesto... Come a Boito non è parso vero di aver a tradurre Otello, per ritardare Nerone!

Note: Timbri della Biblioteca Palatina di Parma sull'originale.

Posseduto Insv
Fotocopia (n. 149/42).

Bibliografia
Carteggio Verdi-Ricordi 1886-1888, a cura di G. Carrara Verdi, F. Cella, M. Conati, G. De Van, P. Petrobelli, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2010, pp. 71-72.