Corrispondenza
Giuseppe Verdi a Giulio Ricordi, 17/01/1888
Data
- Data
- Genova, 17 gennaio 1888
Luogo di destinazione
- Luogo di destinazione
- Milano
Tipologia
- Lettera
Descrizione fisica
- Un bifolio, due facciate e mezza scritte, con busta affrancata (20 cent.).
Ubicazione presso il soggetto conservatore
- Ubicazione
- I-PAc
Trascrizione
Genova 17 Gen. 1888
C. Giulio
Avrete ricevuto il mio telegramma, e mi pare impossibile che un Capo d’orchestra di molto valore come, dicono, il Levi non abbia visto che (mettendosi anche sotto il punto di vista pratico) quello squarcio non può essere eseguito che in La per la sonorità per gl’istromenti d’arco, pel Clarone, e per la frase di Jago che è quella che domina. – Non bisogna far concessioni su questo rapporto e parmi impossibile che anche Voi, che siete Artista, m’abbiate su questo domandato un consiglio! Ah se per es: m’aveste domandato consiglio sul Jago di Torino v’avrei detto “Guardatevene – È un pazzo e un... È cremonese e so quali dispiaceri ha dato alla sua famiglia.
Ed ora basta e add.
Aff.
G. Verdi
P.S. Nò non basta. So che il Dot. Carrara v’ha scritto da Busseto per il noto mutuo perlale contribuzioni, per la Ric. mobile, e pel Diavolo che se li porti. Fatemi il piacere di aggiustare la cosa in modis et formis
Note
- Timbri della Biblioteca Palatina di Parma sull'originale.
Posseduto Insv
Fotocopia (n. 150/01).
Bibliografia
Carteggio Verdi-Ricordi 1886-1888, a cura di G. Carrara Verdi, F. Cella, M. Conati, G. De Van, P. Petrobelli, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2010, p. 263
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Giuseppe Verdi a Giulio Ricordi, 17/01/1888
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