Ginetta Ricordi – Scrivendo a te, è come scrivessi a Mammaper ringraziarti de' tuoi felici auguri del St Giuseppe e pregarti di farli aggradire a Mamma, Papà ed farli a tutti quanti di famiglia hanno voluto, con quello di Verdi, ricordare anche il mio nome. Dovrei ringraziare, anche per la della bella coppa di cristallo piena di dolci che il Signor Baglia, ben inteso per vostro incarico /ha mandato al Palazzo Doria. – Dovrei, dico, devo e ringrazio... ma sia detto fra noi, anzi non fra noi ma ti prego cara assumere l'incarico di dire apertamente a Papa e Mamma, che questi invii dispendiosi due tre volte ogni anno di dolci e relativi recipienti, ci confondono, non vanno bene e finiranno a metterci in collera . Ho detto alla tua Mamma, l'ho pregAccettiamo volontieri un Panettone a Natale – dico un puro, nudo, semplice Panettone e basta. Verdi ed io Vi preghiamo dunque di essere Ambasciatrice efficace ed ubbedita presso i tuoi genitori, che saluterai cordialmente, affettuosamente per Noi.
A te Verdi dice tante belle cose ed io pregandoti di ricordami a Titoin baciandoti ed abbracciandoti in ispirito, spero poterlo fare in carne ed ossa alla fine del prossimo aprile.
La tua –
Note
In "Copialettere" di Giuseppina Strepponi, vol. V.
Posseduto Insv
Trascrizione dattiloscritta (n. 139/70), con imprecisioni