Corrispondenza

Giuseppe Verdi a Giulio Ricordi, 22/01/1889

Data

Data
Genova, 22 gennaio 1889

Luogo di destinazione

Luogo di destinazione
Milano

Tipologia

Lettera

Descrizione fisica

Un bifolio (cm. 21×13,5), due facciate e quattro righe scritte, con busta affrancata (20 cent.).
Le ultime righe da «e s'annoja» alla firma sono scritte sulla terza facciata in basso, ruotate di 45° in senso antiorario.

Ubicazione presso il soggetto conservatore

Ubicazione
I-Mr
Collocazione
LLET001236

Indirizzo (busta)

Comm: Giulio Ricordi / Stabilimento Musicale / Milano

Timbri postali

GENOVA FERROVIA / 22 / 1-89 / 6S
MILANO / 22 / 1-89 / 6M

Trascrizione

 

                                                                                  Genova 22 Gen: 1889

Caro Giulio

     Otello all'Opéra farebbe un fiasco tale, come non ha fatto finora... a parte quello di Palermo!!!
     Per Otello all'Opéra non vi sono cantanti. Non vi è chi saprebbe interpretarla musicalmente; né io vorrei andare nella Gran Bottega. Ed è proprio affare di bottega, non di arte, la proposizione di quei Signori. Mi spiego:
1°. Adempirebbero, dando Otello, ad un patto del Cahier des charges, e almeno si
      farebbero un merito presso il Ministro.
2°. Essendo opera breve conterebbero, dopo alcune recite, farne un Lever de
     rideau. Non avendo più artisti di vaglia per non spendere grosse somme, si
     appoggiano e contano sui balletti! Otello verrebbe a tiro!!!
3°. Per loro o fiasco o successo fà lo stesso. Sanno che Otello è stato eseguito
      in vecchi siti, e sanno che nell'Epoca dell'Esposizione vi saranno molti che
      vorranno andare a sentirlo per fare confronti. – Quindi dodici o quindici
      recite di curiosità poi Lever de rideau! –– Questa è l'Arte per quei Signori -
Credo poi che le Esposizioni sieno pessime per l'opere nuove sempre artisticamente parlando.
In quanto a me se in passato fui ostile per dieci, ora lo sono per cento!
Senza venire a dettagli risponderò che Noi crediamo che l'Esposizione non sarebbe favorevole per l'opera nuova. La gente stanca delle fatiche della giornata va al Teatro e s'annoĵa o dorme ––
Non ho saputo essere più breve
     Scusate – Ad ad
                                                                                    Aff.
                                                                               G. Verdi

Note

Timbri a secco dell'Archivio Storico Ricordi.

Posseduto Insv:
Trascrizione dattiloscritta moderna (n. 94/45)

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Giuseppe Verdi a Giulio Ricordi, 22/01/1889

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