Corrispondenza
Giuseppe Verdi a Giulio Ricordi, 11/05/1887
Data
- Data
- Genova, 11 maggio 1887
Luogo di destinazione
- Luogo di destinazione
- Milano
Tipologia
- Lettera
Descrizione fisica
- Un bifolio (cm. 21×13,5) e un foglio, quattro facciate e cinque righe scritte, con busta.
Ubicazione presso il soggetto conservatore
- Ubicazione
- I-Mr
- Collocazione
- LLET001216
Indirizzo (busta)
- Comm: Giulio Ricordi / Stabilimento Musicale / Milano
Timbri postali
- GENOVA FERROVIA / 11 / 5-87 / 7S
MILANO / 12 / 5-87 / 5M
179
Trascrizione
Genova 11 Mag 1887
C. Giulio
Ahimé Ahimé!. L’affare di Londra mi dà un vero dispiacere. Povera Aida! Povero Otello!... – E quando in seguito un’altro grande personaggio vi domanderà altri pezzi, con questi precedenti, avrete Voi la forza di rifiutare? – Io negherei recisamente ... ma io non voglio recar pregiudizio ai vostri interessi Editoriali, e fate quello che credete. – In Settembre Otello a Parma è una vera pazzia!
In Settembre? Ho ben capito?... Ma, come Voi dite, si può aspettare a rispondere dopo Brescia.
Ed a proposito di Brescia bisogna assolutamente aggiustare l’affare Pantaleoni! Il Corti che la protesta perché Voi rifiutate lo spartito, è una brutta cosa! È stato commesso, ab origine, un’errore, e bisogna porvi riparo. È giustizia! E d’altra parte: anche per i nostri interessi stessi la Pantaleoni può essere utile per Desdemona! Ammettiamo pure la Gabbi... la quale assolutamente, dalle molte relazioni che ne ho, non è una buona Desdemona. Mediocre; nulla più. L’Ave Maria? direte... Mio Dio! Ma l’effetto là, lo fanno i sordini che rendono sordo il pubblico da non capire più le deficienze della composizione e dell’esecuzione. Domandatene ai molti Napoletani che sono andati a sentirla a Roma, e vi diranno poco bene perfino della voce debole ed incerta nelle corde medie. Domandatene ai molti Milanesi che sono andati a Roma e vi diranno che sono stati poco contenti della Gabbi. Domandatene a Tamagno e Maurel, e, se potrete farli parlare, ve ne diranno pur poco bene. Infatti la vera Desdemona è ancora da trovare. Le sole capaci sarebbero sempre Teodorini, Borghi-Mamo,Turolla, ma le relazioni sulla voce sono pessime! La sola per me eccellente sarebbe la Ferni. La Ferni sa cantare, e canta più di tutte le altre. Desdemona è una parte ove il filo, la linea melodica non cessa mai dalla prima all’ultima nota. Come Jago non deve che declamare e ricaner: come Otello ora guerriero ora amante appassionato, ora accasciato fino alla viltà, ora feroce come un selvaggio deve cantare e urlare: così Desdemona deve cantare sempre sempre. Così ho fatto, così farei ancora malgrado i sapienti precetti della critica. Ripeto Desdemona canta dalla prima nota del Recvo che è ancora una frase melodica, fino all’ultima nota “Otello non uccidermi... che è ancora frase melodica. Quindi la più perfetta Desdemona sarà sempre quella che canta meglio. So che la Ferni a Voi non è simpatica, e mi direte della voce, del figura! Ma sovvengavi che a Napoli ebbe un gran successo nel Mefistofele malgrado fosse preceduta da altre volute celebrità... Concludo per Desdemona
1° La Ferni
2° La Pantaleoni, se è rimessa
3° La Gabbi
La Peppina stà sempre di bene in meglio e Lunedì spero, andremo a St Agata! Vi ringrazio e salutate Tutti.
Ad
G. Verdi
Note
- Sulla prima facciata, in alto, a matita, di altra mano: «11 Maggio 1887».
Sul verso del foglio, in alto, a matita, di altra mano, precedente segnatura : «924/II».
Sulla quarta facciata e sul verso della busta, di mano recente, a matita, segnatura precedente: «Verdi IX-925».
Etichette con numero di antica inventariazione («925») applicate sull'originale e ora rimosse.
Timbri a secco dell'Archivio Storico Ricordi.
Posseduto Insv
Fotocopia (n. 94/27).
Bibliografia
Carteggio Verdi-Ricordi 1886-1888, a cura di G. Carrara Verdi, F. Cella, M. Conati, G. De Van, P. Petrobelli, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2010, pp. 205-206
Link esterni
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