Corrispondenza
Giulio Ricordi a Giuseppe Verdi, 19/12/1886
Data
- Data
- Milano, 19 dicembre 1886
Luogo di destinazione
- Luogo di destinazione
- [Busseto]
Tipologia
- Lettera
Descrizione fisica
- Un bifolio, otto facciate scritte, con busta affrancata (40 cent.).
Ubicazione presso il soggetto conservatore
- Ubicazione
- I-PAas
Indirizzo (busta)
- A Giuseppe Verdi /Palazzo Principe Doria / Genova.
Timbri postali
- MILANO FERROVIA / 19 / 12-86 / 12S
GENOVA / [...] / [12-86] / [...]
18[.]
Trascrizione
Milano, 19 Xbre 86.
Illustre Maestro
Di ritorno il Garegnani, mi consegnò partitura 2° e 3°Atto, e la stimata sua lettera, col modulo contratto, 1 e la ringrazio per tutto quanto e per certa gentile accettazione di ?... novella prova della sua bontà – Del resto su questa faccenda delle prove, con codazzo di... famiglia, io ho sempre trangugiato gravi dispiaceri, dei quali è inutile parlare, perché sono... piccole miserie – Molto, moltissimo mi addolora quanto mi dice riguardo la Direzione, e l’accenno al Boccanegra: ignoro a quale fatto voglia alludere, ma inclino, in ogni modo, a vedere a qualche involontaria mancanza; conosco molto bene i componenti la Direzione e mi pare impossibile che scientes o volentes abbiano potuto mancare di riguardi verso di Lei – Anche in quest’ultima circostanza non ebbi che ripetute, insistenti interrogazioni per sapere se Ella ha qualche desiderio e prevenirlo — e certo non potrebbero quei signori avere maggiore soddisfazione di quella di sapere che ogni cosa proceda come Ella vuole –
Al primo annuncio che l’attore Emanuel voleva dare Otello, ebbi un senso di dispetto... e fui nel torto. Forse da più di 20 anni non assistetti a questo dramma, e ci fui jersera e sono contento d’esserci stato e che si rappresenti – È un colosso!!... una meraviglia, in scena guadagna le cento volte sulla lettura: l’impressione nel pubblico fu vivissima, straordinaria, anche perché certamente ignorato dai più – Il Corriere della sera fa una critica un po’ severa, ma complessivamente giusta: ed ora le dirò le mie impressioni... e mi perdoni Verdi le bestialità che starò per dire – Boito ha veramente estratto il succo vitale per formarne il suo libretto: ottima l’idea di rinunciare ai 2 atti in Venezia, belli come quadri, come presentazione de’ personaggi, ma inferiori come interesse agli altri 4, che corrisponderebbero a quelli del libretto – Nel dramma musicale, ristretti i dialoghi, sviluppate più rapidamente le passioni, i quadri grandiosi sono d’assai più superiori a quelli del dramma: I° e III° non si possono confrontare coi relativi recitati – Ricevetti grandissima impressione dai dialoghi più importanti, rammentandomi quelli di Boito e vedendo con meraviglia e compiacimento che le parole che più ferivano il pubblico, erano fedelmente mantenute nel libretto. Dovrò io dirle che cosa pensavo, o Grandissimo Maestro, immaginandomi la potenza che quelle parole, quelle scene, avranno dalla musica?... lo credo inutile. Somma tutto, queste rappresentazioni saranno utili: saranno un iniziamento pel pubblico, il quale crede o fa credere di sapere a menadito e Shakespeare ed Otello, ed invece ne sa un fico secco!!!... Boito non venne, perché non è ammiratore d’Emanuel: anzi a lui seccava che vi andassero gli artisti della Scala dicendo che avrebbero imparato brutte cose!... Secondo me ha torto: l’Emanuel fu discreto nei primi due atti, ma eccellente negli altri quattro ed ebbe momenti stupendi, specialmente nella scena con Desdemona e nell’altra con Jago – Otello è assai più simpatico nel costume veneto, che nel barocco turco del Salvini – I costumi ideati da Edel andranno benissimo – Ieri sera assistevano alla recita la Pantaleoni in un palco, Tamagno in un altro, Maurel ed Edel in platea, per combinazione vicino a me – Troveranno altra interpretazione, ma è certo che è stato utilissimo questo svolgimento del dramma innanzi ai loro occhi: per Tamagno (che era tutt’occhi!) utilissimo!.. Ed anche per la Pantaleoni utile: inutile per Maurel, perché chi faceva Jago, era pessimo — ma anche per lui è stato bene vedere tutto il dramma – Ci ha servito molto per certi confronti pei costumi, et. et.; e stassera terremo una piccola seduta con Edel e Maurel per studiare ancora qualche cosa nei costumi –
E qui... basta anzi bastissimo, non è vero?...
Ella mi scrive di dire a Tornaghi di mandarle le scritture: s’intende il contratto fra Lei e l’editore?... In tal caso le rammenterei quanto le fu scritto mi pare in Ottobre — quando le fu mandato uno schema — se crede se ne farà nuova copia, era diviso in due: il contratto di cessione: ed una scrittura privata riflettente i patti per la 1a produzione alla Scala: e ciò perché sarebbe meglio non venissero questi ultimi compresi nel contratto, nel caso questo dovesse prodursi per qualche processo di infrazioni, contraffazioni et. et. – E se vuole non disturbarsi ora, può benissimo aspettare alla di Lei venuta a Milano – Infine disponga ora e sempre come meglio desidera.
Devoti saluti alla Siga Peppina ed a Lei dal riconoscentissimo
Suo
Giulio Ricordi
Note
- Già in I-BSAv.
Posseduto Insv
Fotocopia (n. 132/12).
Bibliografia
Carteggio Verdi-Ricordi 1886-1888, a cura di G. Carrara Verdi, F. Cella, M. Conati, G. De Van, P. Petrobelli, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2010, pp. 150-152.
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