Corrispondenza

Giuseppe Verdi a Giulio Ricordi, 15/12/1886

Data

Data
Genova, 15 dicembre 1886

Luogo di destinazione

Luogo di destinazione
[Milano]

Tipologia

Lettera

Descrizione fisica

Un bifolio (cm. 21×13,5) e un foglio, cinque facciate scritte.

Ubicazione presso il soggetto conservatore

Ubicazione
I-Mr
Collocazione
LLET001208

Trascrizione


                                                                                           Genova 15 Dic 1886
C. Giulio

     Appago subito la vostra curiosità e dico, che il recente incontro con Maurel m’ha convinto che nissuno (Lui farà bene) rappresenterà e canterà Jago come và. Voi nel vostro ottimismo mi direte... ma Lui, ma Lei, ma Lui... Nò nò nò!... nissuno!!... ed io mi dolgo a molto d’aver scritto quella parte!... ed anche... l’opera!!... o almeno d’averla, si può dire, resa di ragione pubblica!... Oh se potessi tornare indietro!... Ma non mettiamoci di cattivo umore! Il tempo è nero abbastanza! In quanto alla scrittura, credo non abbiate dimenticato nulla... ma se io vengo a Milano mi pare che io faccia la figura d’intruso... E Per es: in una discussione con Corti: Egli potrebbe dirmi benissimo “Chi siete Voi? Vado più avanti: supponete un diverbio, non con Voi, ma colla Casa Ricordi... mi si potrebbe ancora dire... Sigr Maestro... se non v’accomoda andatevene, faremo senza di Voi... Poi, quella specie di privilegio per la famiglia, od altri, di assistere alle prove non và – Non è una famiglia quella di Ricordi, è una tribù, ove vi sono: i Lions, gli eleganti, et. et. che non parrà lor vero, magari, d’andare a strimpellare qualche pezzettino, dopo una prova, sul Cembalo d’una individua qualumque... Eppoi partiamo da un principio giusto, naturale, ed anche legale. “La Casa diventa proprietaria dello spartito dopo la pubblicazione. Prima la proprietà è tutta mia. Quindi nissuno ha diritto di venire a prendere mon bien prima del tempo.
     In ogni modo lasciate pure (la mia suscettibilità non se ne offende) la scrittura com’è ma aggiungete un’articolo ampio, esteso, e chiaro = Se il Mo Verdi viene a far le prove del suo Otello Egli disporrà sull... et. et. et. ... E così, Cancellando gli articoletti che riguardan le prove, potremo andar d’accordo...
     Sarà bene di preparare le scritture prima del mio arrivo, o almeno prima che io vadi alla prima prova – – –
     Spero che tutto sia fissato intorno alla platea che non deve avere posti in piedi... Badate che io intendo di metterlo per condizione...
     Ultima cosa ed ho finito. Aveva letto sui giornali che il nolo d’Otello era fissato a 30 mila Lire! Vedo con piacere che il nolo è mite, e tanto più mite, ché parmi che l’Aida sola fù pagata 20 mila da Brunello. Se Brunello pagò quella somma, Corti deve essere ben contento della simpatia che gli dimostrate – ––
     Potete mandare Garignani quando volete. Tutto sarà pronto!...
     A Add. Ad
                                                                                                                G. Verdi

Note

Segni di piegatura della lettera per l'invio.
Timbri a secco dell'Archivio Ricordi.
Sulla quarta facciata in basso e sul verso della busta in basso, di altra mano, a matita: segnatura precedente («Verdi IX - 9/7 bis»).

Posseduto Insv
Fotocopia (n. 101/72).

Bibliografia
Carteggio Verdi-Ricordi 1886-1888, a cura di G. Carrara Verdi, F. Cella, M. Conati, G. De Van, P. Petrobelli, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2010, pp. 144-145.

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