Corrispondenza
Giulio Ricordi a Giuseppe Verdi, 06/11/1886
Data topica
- Data topica
- Milano
Data
- Data
- Milano, 6 novembre 1886
Tipologia
- Lettera
Descrizione fisica
- Un foglio, due facciate scritte. Sulla prima, in alto, impresa e intestazione a stampa del R. Stabilimento Ricordi.
L'ultima riga e la firma («mi ripeto sempre devoto e riconoscente») scritte lungo il margine sinistro della seconda facciata.
Ubicazione presso il soggetto conservatore
- Ubicazione
- I-PAas
Trascrizione
Milano 6 Nov. 86.
Ille Maestro –
Ho l’onore di rispondere alle ultime due sue lettere – Sta bene per le osservazioni fatte agli ultimi disegni Edel, e farò eseguire le modificazioni da Lei desiderate –
Ad evadere la raccomandazione fatta in altra sua, accludo una lettera ch’Ella potrà consegnare all’ottimo Sigr. Carrara – Per debito di coscienza debbo dire a Lei, che se, sul giovanetto in quistione, si fondano speranze di qualsiasi natura, temo abbiano ad essere deluse. Voce debole, caprina, corta e poco orecchio musicale: ecco l’impressione avuta dai maestri e dall’umile sottoscritto!... tanto meglio se migliorerà, ma sarà un miracolo –
Ed ora all’ultima sua importante, che riguarda Tamagno – Mi pare che difficoltà non ve ne possono essere, perché fin da quando parlai a Tamagno, (in Agosto) egli si dichiarò felicissimo di recarsi a Genova a studiare – Esso comincia oggi a studiare con Faccio, a cui ho consegnato 1° e 4° atto = posdomani gli darò il 3° e fra 4, o 5 giorni il 2° Atto – Così mi pare che appunto fra il 15 ed il 20 corr. = Tamagno sarà all’ordine per recarsi a Genova, ove potrà rimanere 8, o 10 giorni, e ritornare a Milano con qualche giorni innanzi a sé, prima che cominci la stagione – La cosa è combinata così e mi pare che a Faccio ne abbia pure parlato Tamagno: così a tempo opportuno non ci sarà che di stabilire l’epoca, ed io dirò anche allo stesso Tamagno qualche cosa delle di lei idee per le ore di studio ecc. = e tutto camminerà comme sur des roulettes.
Ma... c’è un ma... Maestro!... Se da ora al 20 non si cambiano le condizioni igieniche di Genova, è conveniente ch’Ella vada a stabilirsi in un luogo infetto?... È fino dai primi di 7bre che io so da un personaggio di alto bordo appartenente all’esercito, esservi a Genova il colera, in proporzioni abbastanza sensibili = il reggimento che ora ci portò il bel regalo a Milano, veniva da paese immune, ma fece scalo a Genova!!... Per ora, fra noi, grazie alle grandi precauzioni prese, si spera proprio isolare ed arrestare la malattia: quindi nessun allarme – Ma a Genova, innanzi tutto, non è attaccata solo la guarnigione e poi, come porto di mare, troppi interessi vi sono in giuoco, perché non si cerchi di nascondere – E le condizioni di Genova, in ogni modo devono essere allarmanti, poiché quel Sindaco, non intervenne l’altro jeri alla seduta del Consiglio della Mediterranea, alla quale non manca mai!... Ci pensi, Maestro, in tempo, poiché sta bene che quando si è in ballo, bisogna ballare!... ma non v’è ragione per cacciarvisi dentro quando si è fuori!!... M’accorgo che la cicalata è lunga: saluti affettuosi a Lei e Signora Peppina a e mi ripeto sempre devoto e riconoscente
Giulio Ricordi
Note
- Già in I-BSAv.
Posseduto Insv
Fotocopia (n. 131/84).
Bibliografia
Carteggio Verdi-Ricordi 1886-1888, a cura di G. Carrara Verdi, F. Cella, M. Conati, G. De Van, P. Petrobelli, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2010, pp. 104-105.
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